Le religioni della Mesopotamia/Premessa: differenze tra le versioni

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[[File:Statue Gudea Met 59.2.jpg|300px|thumb|Statua di Gudea (2150-2125 a.C.), sovrano (''ensi'', in accadico ''iššakum''<ref>Lett. "governatore", che non raggiunge tuttavia il titolo di ''lugal'' (re). L'<nowiki></nowiki>''ensi'' indica un'autorità civile che coordina i lavori agricoli acquisendo successivamente un ruolo religioso (cfr. Giorgio R. Castellino. TSA 218).</ref>) della II dinastia di Lagaš, conservata presso il Metropolitan Museum di New York. La muscolatura in evidenza ne caratterizza le virtù morali, mentre la postura delle mani giunte ne rammenta l'aspetto religioso e pio. La veste riporta una iscrizione dedicata a Ningišzida (sumerico: ''<sup>d</sup>nin-g̃iš-zid-da''), Dio personale dell'<nowiki></nowiki>''ensi''; mentre la tiara disegna dei riccioli che potrebbero indicare un copricapo di pelliccia. La statua è in diorite proveniente da Magan (Oman), utilizzata per la durezza e il prestigio di pietra di lontana provenienza. Il regno di Gudea si caratterizza per delle campagne militari contro gli Elamiti, tuttavia il sovrano tende a rappresentarsi come un buon amministratore e, soprattutto, come costruttore di templi, in particolar modo quello del dio Ningirsu, celebrato in alcuni scritti in cuneiforme riportati su cilindri in terracotta detti ''di Gudea''.
[[File:GudeaKarte cylinders h9027Mesopotamien.jpgpng|100px600px|rightcenter|thumb|''CilindroLa di Gudea'' (Museo del Louvre, Parigi)Mesopotamia.]]
{{q|Gudea vide, in quel giorno, in sogno<br />il suo Re, (cioè) il signore Ningirsu, (il quale)<br />gli comandò di costruirgli la casa:<br />gli fece contemplare<br />l'Eninnu dai destini grandiosi.|''Cilindro A'' I 17-21. Traduzione dal sumerico di Giorgio R. Castellino in ''Testi sumerici e accadici'', Torino, UTET, 1977, p.218}}]]
Le '''religioni della Mesopotamia''' sono quell'insieme di differenti credenze, miti, rituali, teologie e pratiche divinatorie professate nell'antica Mesopotamia ovvero in quella regione del mondo che corrisponde approssimativamente all'attuale Iraq, dal IV al I millennio a.C.
<ref>{{q|Mesopotamian religion includes certain beliefs and practices of the Sumerians, Akkadians, Assyrians, Babylonians and other peoples who lived at various times in different parts of ancient Mesopotamia, the region corresponding roughly to modern Iraq, from the fourth through the first millennia BCE.|Benjamin R. Foster. ''Mesopotamia'' in ''A Handbook of Ancient Religions'' (a cura di John R. Hinnells). Cambridge, Cambridge University Press, 2007, p. 161}}</ref>.
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I confini della Mesopotamia furono, nel corso dei secoli o di volta in volta, i Monti Zagros, l'Urartu (oggi Armenia), le regioni occupate dagli Ittiti (l'attuale Turchia), l'area della Siria-Palestina, l'Egitto, la Susiana, l'Elam, la regione dei Ḫurriti (Ḫabūr, Subartu) e la Persia <ref>Luigi Cagni in ''Dizionario delle religioni'', p. 472</ref>.
 
[[File:Karte Mesopotamien.png|600px|center|thumb|La Mesopotamia.]]
==Note==
<references/>