Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo/Bibliografia: differenze tra le versioni

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* Uri Brener, ''The Palmach—Its Warriors and Operation'', ediz. speciale per la Conferenza Nazionale Palmach, 1978.
* B. Hrushowski, ''Poetics Today'', Schenkman Publishing Company, Vol. 2, nr. 3, 1981.
* "Moshe Shamir", Institute for Translation of Hebrew Literature. s.d.
* James S. Diamond, ''Barukh Kurzweil and modern Hebrew literature'', Calif. Scholars Pr. Brown Judaic Studies, 1983.
* David G.Roskies Roskies, "Modern Jewish Literature", in Jack Wertheimer (a cura di) ''The Modern Jewish Experience: a Reader's Guide'', NYU Press, 1993.
* Essi Lapon-Kandeslshein, ''To Commemorate the 70th Birthday of Yehuda Amichai: A Bibliography of His Work in Translation'', Institute of the Translation of Hebrew Literature, 1994.
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* Yehudit Tzvik, ''Yehuda Amichai: A Selection of critical essays on his writing'', Hakibbutz Hameuchad, 1988.
* Joshua Cohen, "The Poet Who Invented Himself", ''Forwards.com'', 04/09/2008.
* Biografia su Poetry Foundation; "Yehuda Amichai's Poetry", introduzione alla poesia di Amichai, in audio. In italiano sono state pubblicate le seguenti opere: 'La novella d'Israele'', Spirali [raccolta di novelle trad. in ital. di: Aharon Appelfeld, Amalia Kahana-Carmon, Amos Oz, Abraham B. Yehoshua, D. Shahar, Ruth Almog, Yaakov Shabtai, Yitzhak Orpaz-Auerbach, Yitzhak Ben Ner, Yossl Birstein], 1987 ; Ogni uomo nasce poeta, Di Renzo Editore, 2000; Poesie, Crocetti, 2001.
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* Yehuda Amichai, ''Ogni uomo nasce poeta'', Di Renzo Editore, 2000.
* Biografia su Poetry Foundation; "Yehuda Amichai's Poetry", introduzione alla poesia di Amichai, in audio. In italiano sono state pubblicate le seguenti opere: La novella d'Israele, Spirali [raccolta di novelle di: Aharon Appelfeld, Amalia Kahana-Carmon, Amos Oz, Abraham B. Yehoshua, D. Shahar, Ruth Almog, Yaakov Shabtai, Yitzhak Orpaz-Auerbach, Yitzhak Ben Ner, Yossl Birstein], 1987 ; Ogni uomo nasce poeta, Di Renzo Editore, 2000; Poesie, Crocetti, 2001.
* Yehuda Amichai, ''Poesie'', Crocetti, 2001.
Salta ↑ La traduzione italiana è estemporanea, e certamente non rende l'inflessione e bellezza dell'originale.
* Yehuda Amichai, ''Amen'', cur. da Ted Hughes, 1977.
Salta ↑ AA.VV., Tradurre e comprendere. Pluralità dei linguaggi e delle culture, Aracne, 2008.
Salta* Yehuda Amichai, ''Travels of a Latter-Day Benjamin of Tudela.'', Tradottetrad. da Ruth Nevo, Webster Review, 1977.
Salta ↑ Trad. ital.: Piove sui volti dei miei amici,/Sui volti dei miei amici vivi,/Che si coprono la testa con coperte./E piove sui volti dei miei amici morti,/Che non sono coperti da nulla.
* ''Selected Poetry of Yehuda Amichai'', raccolta curata e tradotta da Chana Bloch & Stephen Mitchell, Harper & Row, 1986; ediz. riveduta ed espansa, University of California Press, 1996.
Salta ↑ Per una visione critica e bibliografica generale in italiano, cfr. "Yehuda Amichai", in Testi Italiani.
Salta ↑* AA.VV., ''Tradurre e comprendere. Pluralità dei linguaggi e delle culture'', Aracne, 2008.
Salta ↑ (EN)Analisi poetica della raccolta di poesie Amen.
* ''The Amos Oz Reader'', curato da Robert Alter, Nitza Ben Dov ''et al.'', Wadsworth Publishing Co., 2009
Salta ↑ Mentre qui la traduzione dall'ebraico all'inglese è una di quelle ufficiali, pubblicata nel 1986 (rev. 96), quella in italiano è purtroppo, con le debite scuse alla Musa, estemporanea — eseguita da Monozigote.
* Avraham Balaban, ''Between God and Beast: An Examination of Amos Oz's Prose'', Pennsylvania State University Press, 1989.
Salta ↑ Amichai usa spesso i giochi di parola: usando parole ebraiche di suono simile, dà significati contorti sottili (e a volte non così sottili). "Seven Laments (Sette Lamenti)" è stato tradotto (e pubblicato) in inglese da Stephen Mitchell e Chana Bloch, quest'ultima che ha trascorso lunghi periodi con Amichai in Israele, elaborando le traduzioni inglesi. Tutta la raccolta Amen in inglese fu a suo tempo (1977) curata dal poeta Ted Hughes, Poet Laureate in Inghilterra dal 1984 fino alla sua morte nel 1998 — cfr. Traduzione ufficiale in inglese dei "Sette Lamenti", dalla raccolta Amen - cfr. Selected Poetry of Yehuda Amichai, raccolta curata e tradotta da Chana Bloch & Stephen Mitchell, Harper & Row, 1986; ediz. riveduta ed espansa, University of California Press, 1996.
* SaltaAmos a: 22,0 22,1 22Oz,2 ''My Michael'', Am Oved, 1968 (Michael mio, tr. ital. di Rosy Molari, Bompiani, 1994 e Feltrinelli, 2001).
Salta ↑ Travels of a Latter-Day Benjamin of Tudela. Tradotte da Ruth Nevo, Webster Review, 1977.
* SaltaAmos a: 23,0 23,1 23,2 23,3 23,4 23,5 23Oz,6 ''The Hill of Evil Counsel'', Harvest Books, 1976 (''Il monte del cattivo consiglio'', tr. ital. di Elena Loewenthal, Feltrinelli, (1976).
Salta ↑ Poiché la maggior parte delle opere di Oz sono apparse in traduzione italiana, riporto qui i titoli italiani, ma con la data della pubblicazione originale in lingua ebraica.
Salta* Aharon Trad. ital.Appelfeld, ''Badenheim 1939'', Guanda, 2007.
↑ Salta a: 21,0 21,1 21,2 21,3 Vincitore di numerosi premi letterari, anche in Italia, Oz è al centro di un'ampia bibliografia in svariate lingue. Cfr. int. al, The Amos Oz Reader, curato da Robert Alter, Nitza Ben Dov et al., Wadsworth Publishing Co., 2009; Avraham Balaban, Between God and Beast: An Examination of Amos Oz's Prose, Pennsylvania State University Press, 1989; "The Art of Fiction: Amos Oz", in The Paris Review nr. 148; Risa Domb, Identity and Modern Israeli Literature, Vallentine Mitchell & Co Ltd, 2005, s.v. "Amos Oz". Si vedano anche Opere e video di Amos Oz in italiano e Playlist di video tradotti in italiano.
↑ Salta a: 22,0 22,1 22,2 My Michael, Am Oved, 1968 (Michael mio, tr. ital. di Rosy Molari, Bompiani, 1994 e Feltrinelli, 2001).
↑ Salta a: 23,0 23,1 23,2 23,3 23,4 23,5 23,6 The Hill of Evil Counsel, Harvest Books, 1976 (Il monte del cattivo consiglio, tr. ital. di Elena Loewenthal, Feltrinelli, (1976).
Salta ↑ Trad. ital. Badenheim 1939, Guanda, 2007.
Salta ↑ Dahn Ben-Amotz, nato Moshe Tehilimzeigger, è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo israeliano, già membro del [w:Palmach|[Palmach]]. Nonostante fosse immigrato in Israele dalla Polonia, è considerato l'epitome del "Sabra". Cfr. (EN) Dahn Ben-Amotz, Israeli Author, 65. The New York Times, 22/10/1989. URL consultato in data 01/01/2015. Tra i suoi scritti si annoverano i seguenti romanzi: Lizkor lishcoah, 1968 ("Ricordare, dimenticare"); Lo sam zayin ("Se ne frega"), 1973; Ziyunim zeh lo ha-kol: Roman mafteah le-lo man'ul ("Scopare non è tutto"), 1979; Ziyunyune ha-derekh: Roman mafteah le-lo man'ul (seguito di Ziyunim zeh lo ha-kol), 1980.
Salta ↑ Amalia Kahana-Carmon, romanziera e critico letterario, ha vinto il Premio Israele per la letteratura nel 2000.
* Yaakov Shabtai, ''Zikhron Devarim'' ("La memoria delle cose"), Siman Kriah, 1977; trad. ingl. ''Past Continuous'', Overlook Press, 1983.
 
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