Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Atraḫasis: differenze tra le versioni

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* Il primo di questi è il grammatico greco Alessandro Poliistore ('Αλέξανδρος ὁ Πολυΐστωρ), vissuto nel I secolo a.C., il quale ci narra di Xisouthros (Ξίσουθρος, adattamento in greco del nome sumerico ''Zi-u<sub>4</sub>-sud-ra'') al quale apparve il dio Kronos (Κρόνος) in sogno per rivelargli che il giorno 15 del mese macedone di ''Daisios'' (Δαίσιος, corrispondente al mese mesopotamico di Ayyar, approssimativamente il nostro mese di maggio) l'umanità sarebbe stata sterminata dal Diluvio universale, ordinandogli quindi di seppellire i testi sacri nella città di Sippar (città del dio Sole, Utu) e di fabbricarsi una grande barca dove rifugiare i proprio familiari e le varie specie di animali. La storia di Xisouthros segue il racconto mesopotamico, egli imbarca parenti e animali e dopo il Diluvio manda in avanscoperta gli uccelli finché non tornarono più avendo trovato di che mangiare e dove posarsi. Lasciata la grande barca insieme agli altri, costruì un altare offrendo un sacrificio agli dèi e quindi scomparve:
{{q|ma una voce dall'alto si fece udire, esortandoli alla pietà, poiché grazie alla sua devozione egli era andato ad abitare fra gli dèi, [...]. La voce disse quindi loro di tornare a Babilonia , e poiché questo era il loro destino, di andare a recuperare a Sippar le scritture, per trasmetterle agli uomini. Aggiunse che il paese dove si trovavano era l'Armenia. |Bottéro/Kramer, p. 614}}
* Un secondo riferimento all'opera di Berosso la si riscontra in Abideno (Ἀβυδηνός, II secolo d.C.) autore di una smarrita περὶ Ἀσσυρίων (Storia degli Assiri [e dei Babilonesi]) citata secoli dopo da autori cristiani come Eusebio di Cesarea e Cirillo di Alessandria. In questi frammenti si parla di Sisithros (altra resa del sumerico Ziusudra) con una storia analoga, anche se più sintetica, a quella riportata di Alessandro Poliistore.
 
== Note ==