Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Atraḫasis: differenze tra le versioni

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[[File:Bm-epic-g.jpg|upright=1.4|thumb|Tavola cuneiforme che riporta il ''Poema di Atraḫasis'', la versione paleobabilonese in lingua accadica del mito del Diluvio Universale. Risalente al XVII sec. a.C., questa tavola è stata rinvenuta a Sippar ed è oggi conservata presso il British Museum di Londra.]]
 
'''Atraḫasis''' (accadico, lett. "il molto saggio"; ma reso anche come '''Atramḫasīs''', '''Atra-ḫasis''', '''Atar-ḫasis''' o '''Atrahasis'''), presente nella letteratura in lingua accadica anche come '''Utanapištim''' (accadico; lett. "Colui che ha trovato la vita"; reso anche come '''Ut-napištim''' o '''Utnapištim''') e, nella letteratura sumerica, indicato con il nome di '''Ziusudra''' (sumerico, ''Zi-u4u<sub>4</sub>-sud-ra'', lett. "Vita dai giorni prolungati"; reso anche come '''Ziusura'''), conosciuto nella successiva letteratura in lingua greca come '''Xisouthros''' (nella ''Storia di Babilonia'' ({{polytonic|Βαβυλωνιακὰ}}) di Berosso), è il re di Šuruppak (oggi Tell Fara, nella parte centro-meridionale dell'Iraq) e l'eroe dei poemi mesopotamici inerenti al '''Diluvio Universale''', evento mitico a cui lui sopravvisse, e a cui gli dèi consegnarono l'immortalità.
 
==Ziusudra nella letteratura sumerica==
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Berosso (anche Beroso), in greco antico Βήρωσσος che rende l'accadico Bēl-rē'ušunu (Bel [Marduk] è il loro pastore),fu un sacerdote babilonese vissuto intorno III secolo a.C., officiante nel tempio di Marduk a Babilonia (l'Esagila; "Casa che leva alto il capo", "Casa elevata"). A seguito della conquista della Mesopotamia da parte di Alessandro Magno, Berosso decise di mettere in lingua greca la storia della propria cultura. Compose quindi la Βαβυλωνιακὰ (Storia della Babilonia), un'opera dedicata ad Antioco I. Il testo di Berosso si suddivide in tre libri: il I tratta dalle origini al Diluvio universale, il II giunge al regno di Nabû-naṣir (747 a.C.), il III arriva ad Alessandro Magno. Di questa opera non conserviamo che frammenti ripresi da altri autori antichi e quindi raccolti e studiati agli inizi del XX secolo dal filologo e storico tedesco Paul Schnabel (1887-1947)<ref>Cfr. a tal proposito Paul Schnabel, ''Berossos und die babylonisch-hellenistische Literatur''. Teubner, Leipzig 1923. Nachdruck Olms, Hildesheim 1968.</ref>. I richiami al mito Ziusudra (Atraḫasis) di Berosso sono riportati da due autori antichi:
 
* Il primo di questi è il grammatico greco Alessandro Poliistore, vissuto nel I secolo a.C., il quale ci narra di Xisouthros (Ξίσουθρος, adattamento in greco del terminenome disumerico origine sumerica Ziusudra''Zi-u<sub>4</sub>-sud-ra'') al quale apparve il dio Kronos (Κρόνος) in sogno per rivelargli che il giorno 15 del mese macedone di ''Daisios'' (Δαίσιος, corrispondente al mese mesopotamico di Ayyar, approssimativamente il nostro mese di maggio) l'umanità sarebbe stata sterminata dal Diluvio universale, ordinandogli quindi di seppellire i testi sacri nella città di Sippar (città del dio Sole, Utu) e di fabbricarsi una grande barca dove rifugiare i proprio famigliari e le varie specie di animali.
 
== Note ==