Storia della letteratura italiana/Alessandro Tassoni: differenze tra le versioni

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Autore di testi originali e polemici, Alessandro Tassoni ha legato il proprio nome al poema eroicomico, il genere letterario che ha inaugurato con la sua ''Secchia rapita''. Visse però anche un'intensa attività diplomatica e politica, e fu legato in particolare alla corte dei Savoia, dei quali condivideva l'inclinazione anti-spagnola.
 
== BiografiaLa vita ==
[[Immagine:Alessandro Tassoni.gif|thumb|left|Alessandro Tassoni]]
NacqueTassoni nacque a Modena il 28 settembre 1565 da una famiglia dell'aristocraziaaristocratica, figlio del conte Bernardino Tassoni e della nobildonna Sigismonda Pellicciari, entrambi modenesi. Fu chiamato Alessandro in onore del nonno paterno. A dieci mesi perse il padre, e quando aveva due anni e mezzo divenne orfano anche di madre. Fu così affidato alle cure di Giovanni Pellicciari, il burbero e malato nonno materno. Con lui pare si sia recato un giorno presso la torre della Ghirlandina, e in una stanza abbia visto quella secchia, conquistata dai modenesi nel conflitto contro i bolognesi, che sarà fonte ispiratrice del più famoso poema dell'età matura. Alla morte del nonno fu lo zio Marc'Antonio a prendersi cura di Alessandrolui. Già da piccolo fu cagionevole di salute, bimbo gracile qual era.<ref>Vittorio G. Rossi, ''Tassoni'', Milano, Edizioni Alpes, 1931, pp.5-8.</ref>
 
All'università studiò diritto prima a Modena, poi a Bologna, Pisa e Ferrara, dove conseguì la laurea. Si diede per qualche anno ad atti di bullismo, accompagnato da alcuni ragazzi che facevano capo ai signorotti locali, vivendo per lo più a Nonantola, da cui fu espulso nel 1595 a causa dei continui episodi di delinquenza.<ref>Vittorio G. Rossi, ''Tassoni'', Milano, Edizioni Alpes, 1931, pp. 12-23.</ref>
 
Nel 1597 fu chiamato a Roma dal cardinale Ascanio Colonna in qualità di suo segretario, e al suo seguito andò in Spagna tra il 1600 al 1603.<ref>Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti, Giuseppe Zaccaria, ''Moduli di storia della letteratura'', ''Il Barocco, l'Arcadia e l'Illuminismo'', Torino, Paravia, 2001, p. 36.</ref> Il 21 giugno 1589 era stato eletto accademico della Crusca. Ammirò Carlo Emanuele I di Savoia, edi divennecui suodivenne segretario nel 1618 presso l'ambasciata di Roma. In quel periodo romano frequentò i maggiori intellettuali della città ed entrò a far parte dell'Accademia degli Umoristi.
 
Dopo aver soggiornato a Torino presso i Savoia tra il 1620 e 1621, si ritirò, amareggiato dalla politica, a vita privata. Passò al servizio prima del cardinal Ludovico Ludovisi e, fino alla morte avvenuta a Modena il 25 aprile 1635, del duca Francesco I d'Este.<ref name="Baldi37">Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti, Giuseppe Zaccaria, ''Moduli di storia della letteratura'', ''Il Barocco, l'Arcadia e l'Illuminismo'', Torino, Paravia, 2001, p. 37.</ref>
 
==Scritti Operein prosa==
Tassoni fu autore di importanti scritti in prosa, che risentono da un lato della sua controversa carriera politica, dall'altro del suo carattere polemico e amante del paradosso.
 
Le ''Considerazioni sopra le Rime del Petrarca'', scritte nel 1602 ma pubblicate nel 1609, rappresantano la prima espressione del rifiuto secentesco di seguire pedissequamente il modello petrarchesco e le norme aristoteliche.<ref name="Baldi37" />
 
I ''Pensieri diversi'' furono pubblicati una prima volta nel 1608, quindi vennero editi in una versione accresciuta in nove libri nel 1612 e completati nel 1620 con un decimo libro. Quest'ultimo, in particolare, è dedicato a un ''Paragone degli ingegni antichi e moderni'', dal quale emerge un atteggiamento di polemica nei confronti dei modelli tradizionali e di opposizione a ogni forma di adorazione del passato, a cui Tassoni risponde affermando la superiorità dei tempi moderni.<ref name="Baldi37" /> In seguito, il tema del confronto tra antichi e moderni impegnerà gli intellettuali francesi a cavallo tra Seicento e Settecento.
 
Le ''Filippiche'', in cui sono presenti molti richiami a [[../Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], comparvero anonime nel 1615 e hanno come bersaglio l'impero spagnolo di Filippo III. L'autore sostiene la politica di Carlo Emanuele I di Savoia e si rivolge a tutti i principi italiani per incitarli alla ribellione contro lo straniero. In seguito Tassoni avrebbe negato la paternità dell'opera, ma gli storici della letteratura sono concordi nell'assegnarne a lui la partenità.<ref name="Petronio402">Giuseppe Petronio, ''L'attività letteraria in Italia'', Palermo, Palumbo, p. 402.</ref>
 
== La ''Secchia rapita'' ==
{{vedi source|La Secchia rapita}}
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[[File:SecchiaRapita.JPG|thumb|''La secchia rapita'', esposta all'interno della Torre Ghirlandina]]
La sua opera più famosa è ''La secchia rapita'', un poema in dodici canti in ottave iniziato nel 1614 e pubblicato a Parigi nel 1621, quindi rieditato a Venezia nel 1630 nella sua versione definitiva. L'opera è considerata il primo e più noto esempio di '''poema eroicomico''',<ref name="Ferroni409">Giulio Ferroni, ''Profilo storico della letteratura italiana'', Torino, Einaudi, 1992, p. 409.</ref><ref name="Petronio402"/> un genere nato dalla crisi del poema cavalleresco che, pur rispettando i metri e i canoni tradizionali (in particolare le unità aristoteliche) e utilizzando il linguaggio epico, narra un evento completamente privo di eroicità – non per fare una parodia, ma per giocare sull'alternanza tra serio e comico.<ref name="Ferroni410">Giulio Ferroni, ''Profilo storico della letteratura italiana'', Torino, Einaudi, 1992, p. 410.</ref>
 
LaNel suacaso operadi piùTassoni, famosail è ''La secchia rapita'',suo poema eroicomico,racconta indel cuicombattimento l'autoredi riprendeScarpolino lao tradizioneZappolino burlescadel di1325,<ref>Giuseppe irriderePetronio, il''L'attività mondoletteraria cavalleresco.in AmbientataItalia'', nelPalermo, MedioevoPalumbo, inp. una403.</ref> guerrauno scontro tra i ghibellini modenesi e i guelfi bolognesi perseguito unaal contesafurto, cheda haparte perdei oggettoprimi, di una secchia dadal pozzo presso la porta di San Felice a Bologna.<ref name="rapitaFerroni409"/> daiL'evento modenesiviene però fuso anacronisticamente con altre battaglie, mentretra cui quella della Fossalta del 1249, durante la quale i bolognesi tengonosconfissero comei modenesi e fecero prigioniero il re Enzo di Sardegna, figlio naturale di Federico II.<ref name="Ferroni410"/>
 
Nella ''Secchia rapita'', lo schema dell'azione segue i canoni teorizzati da [[../Torquato Tasso|Tasso]] per il poema, ma il significato alto del genere eroico viene svuotato da alcuni elementi, primo tra tutti la scelta di Tassoni di narrare un evento storico di limitata importanza e di invertirne l'ordine dei fatti. Scopo dell'autore non è infatti l'elevazione morale del lettore, ma più semplicemente il diletto, perseguito attraverso la sperimentazione di un nuovo genere letterario.<ref>Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti, Giuseppe Zaccaria, ''Moduli di storia della letteratura'', ''Il Barocco, l'Arcadia e l'Illuminismo'', Torino, Paravia, 2001, p. 37.</ref>
Altre opere:
* ''Dieci libri di pensieri diversi'';
* ''Considerazioni sopra le rime del Petrarca'';
* ''Oceano'';
* ''Filippiche'';
* ''Risposta''.
 
Il poema eroicomico avrà una certa fortuna nel Seicento e nel Settecento. Tra le altre opere di questo genere si possono ricordare ''Lo scherno degli dei'' di Francesco Bracciolini (1566-1645), ''L'asino'' di Carlo de' Dottori, ''Il malmantile riacquistato'' di Lorenzo Lippi (1606-1665), ''Ricciardetto'' di Nccolò Forteguerri (1674-1735).<ref name="Ferroni410" />
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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== Note ==
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[[Categoria:Storia della letteratura italiana|Tassoni]]
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