Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo/Dalla periferia al centro in America: differenze tra le versioni

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Il romanzo di Bellow arriva tipicamente ad una risoluzione. La complessità intellettuale ed emotiva si sforza di trovare una direzione tra i mari mossi dell'angst. ''Herzog'' è l'investigazione dettagliata di uno stato mentale. La sua profonda erudizione si collega alla sua vita. Studia le connessioni tra Romanticismo e Cristianesimo e si vede posto in un contesto postcristiano, postumanista di "nulla". Herzog, sostiene Bellow, fa parte di "un progetto collettivo, egli stesso partecipante, per distruggere la sua vanità e le sue pretese di una vita personale, cosicché si possa disintegrare e soffrire e odiare, come tanti altri, non qualcosa di specialmente distinto come una croce, ma giù nel fango della dissoluzione postrinascimentale, postumanista, postcartesiana, accanto al Vuoto." Tale è l'essenza dell'uomo contemporaneo come nichilista, che non crede in niente, incapace (nel proprio caso) di ritornare nell'inviluppo confortevole della vetusta ''[[:en:wikt:heim|heim]]'' ebraica, al di là delle estasi e ottimismi che fioriscono nella storia che ha investigato. Quanto alla vita intorno a lui, sebbene venga invitato a partecipare a positivi esercizi di vita dinamica, come nel caso della sua splendida nuova fidanzata Ramona, non riesce ad accetare tali inviti. Deve distruggere il terreno di qualsiasi esistenza apparentemente solida. Il solido è illusorio. Herzog, uomo di mezza età, deve uccidere il drago dell'illusione, per poter trovare la pepita della verità genuina: "la mia sofferenza, se mi è consentito parlarne, è spesso stata una forma di vita più estesa, una ricerca di vigilanza vera come antidoto all'illusione." Si porta appresso la propria autodistruzione: "Ma alcuni sono in guerra con le cose migliori della vita e le pervertono in fantasie e sogni." La sua storia delinea "come mi sollevai da umili origini fino ad arrivare ad un disastro completo."<ref name="Herzog"/>
 
La risoluzione che Herzog sembra trovare alla fine del romanzo potrebbe essere, in base ai suoi termini, falsa o temporanea. La sua turbolenza è circolare, e deve fermarsi di botto se non può avanzare. ''[[w:Il pianeta di Mr. Sammler|Mr Sammler's Planet (Il pianeta di Mr. Sammler)]]'' (1970) porta la storia un passo avanti.<ref name="Sammler">Saul Bellow, ''[[w:Il pianeta di Mr. Sammler|Mr Sammler's Planet (Il pianeta di Mr. Sammler)]]'' (1970), trad. ital. di Letizia Ciotti Miller, Milano, Feltrinelli, 1971.</ref> Qui l'eroe, Mr Sammler, è anziano, avendo oltrepassato i settanta anni. Trascorsi i conflitti, l'ambizione ed i successi, può ora rilassarsi e ritornare col pensiero a ciò che ha fatto e allo stato del mondo in cui ora si trova. Il suo "pianeta" è ben distante da dove vive attualmente, in una New York vandalizzata, incivile, dove il crimine imperversa. Essendo di origini polacche, il suo pianeta è l'Europa, dove enunciava un codice di comportamento e di etica. Gran parte del fulcro del romanzo è nella contrapposizione tra la vitalità degradata della città e il pianeta proprio di Mr Sammler. La gioventù ha una potenza sessuale "reale". Viene invitato a fare una lezione pubblica alla Columbia University sull'Inghilterra che egli aveva conosciuto tra le due guerre. Il suo idealismo maturo derivava da quel periodo e dai personaggi della Londra letteraria — il [[w:Bloomsbury Group|Bloomsbury Group]] e, più particolarmente, [[w:H.H. Wells|H. G. Wells]]. Avevano offerto un senso di ottimismo, la visione di una civiltà futura in un mondo postreligioso. Ma tale visione era collassata con l'Olocausto seguito poco dopo. La New York d'oggi porta le cicatrici della distruzione piuttosto che quelle della speranza, e Mr Sammler non ha rilievo attuale. Nel corso della sua lezione, viene interrotto da uno studente sfacciato che si rivolge al pubblico giovane esclamando di non ascoltare il vecchio: "le sue palle sono secche". Poi un borsaiolo di colore, che Sammler scopre nell'atto, gli mostra il suo enorme membro. Ciò di per sé, è l'implicazione, dovrebbe bastare ad ispirare rispetto e terrore nella New York odierna. Sammler pertanto può solo vedersi attraverso gli occhi degli altri come "un vestigio, una coscienza ospite a cui capita di risiedere in una stanza della West Side."<ref name="Sammler"/>
 
Il carattere vestigio di Sammler è rappresentato dalla modalità della sua sopravvivenza. Doveva essere morto ammazzato in una fossa comune scavata dalle vittime stesse nella Polonia della guerra. La sua fuga inverosimile enfatizza la sua mancanza di identificazione col nuovo mondo. Ora egli è soltanto un simbolo: "Mr Sammler aveva un carattere simbolico. Egli, personalmente, era un simbolo. I suoi amici e la sua famiglia lo avevano fatto giudice e sacerdote. E di cosa era simbolo? Non lo sapeva. Forse perché era sopravvissuto? Ma neanche questo aveva fatto, perché così tanto della propria persona precedente era scomparsa. Non sopravviveva, durava solo." Il mondo di Wells non è sopravvissuto. Wells aveva creduto "nell'umanesismo scientifico, nella fede in un futuro emancipato, nella benevolenza attiva, nella ragione, nella civiltà. Idee non popolari al momento." Un umanesimo genuino viene espresso dal suo parente, Elya Gruner, medico chirurgo e suo benefattore, geniore della sessuale Angela e di un figlio pazzo, entrambi in avida attesa di ereditare i soldi del padre. Ma Gruner ha un'esistenza molto precaria ed è in punto di morte in gran parte della storia. Il punto culminante del romanzo arriva appunto quando Gruner muore e Sammler si esamina, apprezzando profondamente Gruner come uno che ha "rispettato con successo i termini del proprio contratto". Ecco cosa significa essere veramente umani. Qui Bellow raggiunge vette espressive straordinarie, nel suo tentativo di distillare l'essenza della vicenda umana. Noi tutti conosciamo i termini del nostro contratto, e dobbiamo cercare di rispettarli. Il romanzo è un diario dell'impegno dell'individuo di trovare se stesso, attraverso i propri bisogni e le proprie sconfitte, rassegnandosi alla propria vera natura.<ref name="Sammler"/><ref name="Bellow"/>
 
[[File:Norman Mailer, 1988.jpg|thumb|Norman Mailer nel 1988]]
Sia l'esperienza internazionale che il pensiero europeo avevano influenzato la letteratura americana in direzione dell'[[w:esistenzialismo|esistenzialismo]], cioè una percezione dell'uomo tramite situazioni estreme. L'uomo crea se stesso in una situazione; questo è ciò che significa esistere. E nessuna esperienza è più estrema ed ultima della morte. Poiché la morte è al di là dell'esperienza, è attraverso le ombre della morte, la conoscenza della morte a venire, che l'uomo riesce a trovare la sua natura esistenziale. Nessuno è stato più assiduo nel coltivare l'uomo esistenziale nella letteratura di '''[[w:Norman Mailer|Norman Mailer]]''' (1923-2007). Il tono gli viene dato dal soggetto del suo primo romanzo, ''[[w:Il nudo e il morto|The Naked and the Dead (Il nudo e il morto)]]'' (1948): "In tutta la nave, in tutta la flotta, c'era la consapevolezza che in poche ore alcuni di loro sarebbero morti." Nello schema di Mailer, niente può raffinare e definire il conscio più della morte.<ref>Norman Mailer, ''[[w:Il nudo e il morto|The Naked and the Dead (Il nudo e il morto)]]'' (1948), trad. ital. di Bruno Tasso, collana Romanzi moderni, Garzanti, 1959.</ref>
<ref name="Mailer">Per le note biografiche e la critica letteraria su Mailer, si vedano ''int. al.'', [[:en:w:J. Michael Lennon|Michael J. Lennon]], ''Norman Mailer: A Double Life'', Simon & Schuster, 2013, importante studio critico-biografico; [https://books.google.co.uk/books?id=3a7DQgAACAAJ&dq=Richard+Poirier+Norman+Mailer&hl=en&sa=X&ei=GPKVVLWQI9Gv7Aau2YDwDg&ved=0CCgQ6AEwAQ Richard Poirier, ''Norman Mailer'', Viking, 1972]; ''Norman Mailer: The Man and His Work'', curato da Robert F. Lucid, Little, Brown, 1971, raccolta di saggi su Mailer; [http://books.google.co.uk/books/about/Norman_Mailer.html?id=GjuwAAAAIAAJ Barry H. Leeds, ''The Enduring Vision of Norman Mailer'', Pleasure Boat Studio, 2002.]</ref>
 
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Norman Mailer 1948.jpg|Norman Mailer nel 1948
Norman Mailer, 1988.jpg|Norman Mailer nel 1988
Phillip Roth - 1973.jpg|Phillip Roth nel 1973
Portnoy s Complaint.jpg|Copertina americana di ''Portnoy's Complaint'', di Philip Roth (I ed., 1969)