Geografia OpenBook/Geografia storica: differenze tra le versioni

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====Uscita didattica: Roma====
Se ben preparata e condotta, un'uscita didattica ''sul campo'' può offrire una quantità di stimoli e
Una
 
di esperienze d'apprendimento senza uguali. Un'uscita didattica a Roma, è certamente una delle
 
migliori occasioni per osservare come la storia abbia lasciato grandi impronte nel paesaggio
 
urbano.
 
L'obiettivo è visitare il centro storico di Roma, nelle sue diverse declinazioni archeologiche ed
 
architettoniche, osservando i luoghi dell'arte, della storia, della politica, della religione. Si tratta di
 
una ''full immersion'' storico/geografica, a cui non c'è bisogno di aggiungere altro, se non un paio
 
di spuntini ed un caffè. Il centro di Roma è un museo all'aperto gratuito, uno dei più belli e
 
caratteristici al mondo.
 
Il percorso messo a punto nel centro di Roma, progettato con cura e verificato con esperienza
 
diretta, consente di: 1) immergersi nel contesto archeologico della ''Caput Mundi'', 2) percorrere la
 
Roma papale, rinascimentale e barocca, 3) affacciarsi sulla Capitale del Regno d'Italia, 4)
 
osservare i ''palazzi della politica'' d'oggi, 5) giungere al cuore della cristianità cattolica.
 
Consigliamo di dedicare un paio d'ore in classe per illustrare i temi affrontati ed il percorso.
 
Sarebbe bello che venisse assegnato a ciascuno studente una breve approfondimento (in base alle
 
classiche 5W) su ciascuna tappa da illustrare brevemente agli altri sul campo.
 
Il percoso è lungo circa 8 km (da fare a passo spedito) ed occorrono circa 6 ore, (brevi) soste
 
comprese. Perfetto da compiere in una giornata: dalle 10 alle 16. Punto di partenza Metro
 
Colosseo (o Staz. Roma Ostiense); punto di arrivo Metro Ottaviano (o Staz. Roma S.Pietro). Il
 
costo è pari al solo biglietto Big Metrebus Roma (6Euro; giornaliero Atac) o Birg Metrebus Lazio
 
(8Euro; Atac + fascia ferroviaria regionale) ( http://www.atac.roma.it/page.asp?p=229&i=14 )
 
 
 
Si propongono le seguenti tappe (in neretto)
 
Partenza: ore 10, Metro Colosseo
 
Per quanto rigurda le [https://it.wikipedia.org/wiki/Monumenti_di_Roma_antica testimonianze
 
archeologiche] dell'antica Caput Mundi, abbiamo previsto l'essenziale: Colosseo, Arco di
 
Costantino, Fori romani, Colonna Traianea (e, più avanti, Pantheon), tutti vicini fra loro.
(Avendo più tempo a disposizione è possibile partire dalla Metro Circo Massimo, stazione
 
precedente/successiva a quella Colosseo, linea B, per visitare anche le omonime vestigia).
 
L'uscita dalla vecchia stazione metro, realizzata negli anni '30, è di grande impatto: il Colosseo è lì
 
ad appena 50 metri, quasi come essere catapultati direttamente sul campo di battaglia
 
dell'Anfiteatro Flavio. Di fianco c'è anche l'Arco di Costantino.<br>
Ci si incammina poi per via dei Fori Imperiali, a destra e a sinistra si possono osservare i resti dei
 
Fori romani. In fondo, poco prima di P.Venezia, la [https://it.wikipedia.org/wiki/Colonna_Traiana
 
Colonna Traiana] col ''racconto'' della conquista della Tracia.
 
Senza passare per P.Venezia si torna appena indietro, al Vittoriano, e si sale a piedi per un
 
vialetto verso la michelangiolesca [https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_del_Campidoglio Piazza del
 
Campidoglio, con i suoi tre palazzi, la sua pavimentazione geometrica e la sua scalinata, ci da un
 
primo assaggio della Roma papale, rinascimentale e barocca.
 
Scendendo le scale del Campidoglio ci dirigiamo verso P.Venezia, al Vittoriano. Entriamo dalla
 
cancellata che chiude la gradinata principale e saliamo fino a goderci la vista sulla piazza,
 
cercando di raggiungere con lo sguardo P.del Popolo in fondo alla rettilinea di V.del Corso.
Qui ci troviamo in piena ''neo-capitale sabauda'' del Regno d'Italia: fra il monumento edificato in
 
onore del primo re e poi anche degli italiani morti nella prima guerra mondiale, ed il balcone su
 
P.Venezia da dove si conducevano le grandi adunate fasciste che avrebbero portato l'Italia
 
nuovamente in guerra fagocitando altri italiani ed il regime stesso.
 
Terminiamo questa finestra sulla nostra storia recente, proprio sotto il ''balcone'' dove prendiamo
 
l'autobus 117 che ci porterà a Trinità dei Monti. Volendo dopo qualche fermata si può scendere e
 
con una brevissima deviazione recarci a piedi alla famosissima Fontana di Trevi (attualmente,
 
nov.2014, lo sconsigliamo a causa dei lavori di restauro della fontana). <br> Il panorama sui tetti
 
di roma, sulla scalinata e sulla sottostante P.di Spagna è memorabile. Scendendo ed osservando
 
da vicino la ''barcaccia'' in memoria di una delle tante piene del Tevere (prima che fosse regolato
 
da una diga lungo il suo corso appena fuori città, castel giubileo), ci viene in mente che è quasi
 
l'una. A questo punto gli studenti, in gruppo, avranno già ''fiutato'' (!) la vicinanza di una filiale
 
della nota catena di fast-food in cui potremmo, almeno per quieto vivere, sforzarci di entrare.
 
Oppure no.
 
Dopo una mezzoretta usciamo più riposati (visto c'è posto a sedere in abbondanza e si fa presto
 
se si arriva prima delle 13)
 
A questo punto si imbocca V.dei Condotti, strada di punta dello shopping con i principali ''brand'' di
 
moda, fino a V.del Corso, dove svoltiamo a sinistra. Prima di arrivare a Palazzo Chigi, consigliamo
 
di svoltare a sinistra per P.S.Silvestro per entrare ed attraversare la Galleria Alberto Sordi (stile
 
liberty anni '20, altro frammento della roma monarchica giolittiana). Uscendo su V.del Corso
 
arriviamo direttamente a Palazzo Chigi, sede del Governo. Qui, nonostante la presenza della
 
Colonna di Marc'Aurelio, si respira un'aria meno solenne. La banderia centrale delle 3, esposte sul
 
fronte di Palazzo Chigi, ci segnala la presenza/assenza del Primo Ministro.
 
Poche decine di metri oltre c'è piazza montecitorio, con l'entrata (degli uffici) della Camera dei
 
Deputati, il circo mediatico più o meno folto che staziona in attesa di qualcosa, le proteste più o
 
meno simboliche al di là delle ringhiere metalliche, la presenza evidente di Polizia e Carabinieri.
 
Allontanandoci di poco dai ''Palazzi della politica'' arriviamo a
 
[https://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Adriano P. di Pietra], primo anello di congiunzione fra la
 
Roma antica e la Roma rinascimentale barocca. Congiunzione che trova il suo compimento nel
 
Pantheon, poco più avanti. Si può visitare gratuitamente l'interno.
 
Nelle vicinanze delle storiche caffetterie, che contribuiranno a mantenerci saldi nei nostri propositi.
 
Ritornando appena sui nostri passi, dietro P.di Pietra, consigliamo di entrare nella
 
[https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Ignazio_di_Loyola_in_Campo_Marzio Chiesa di
 
Sant' Ignazio di Loyola] dedicata al fondatore dei gesuiti. All'interno, sul soffitto uno spettacolare e
 
ricercato inganno prospettico ci fa ''credere'' ad una volta molto più alta del reale.
 
Si prosegue nella direzione originaria verso due passaggi obbligati della Roma rinascimentale e
 
barocca. Purtroppo il primo di questi, dalle 13 alle 15, è chiuso: si tratta della vicinissima chiesa
 
[https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Luigi_dei_Francesi S.Luigi dei francesi] e in tal caso
 
non è possibile osservare le tre maestose tele del Caravaggio custodite all'interno. Ci avviamo
 
mestamente e forse già un po stanchi di fronte a Palazzo Madama, sede del Senato, per entrare
 
all'interno di un'altra straordinaria meraviglia che riscatterà le nostre fatiche:
 
[https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Navona P. Navona] con la fontana dei 4 fiumi. Qui possiamo
 
finalmente passeggiare lasciandoci catturare dalla vista.
 
Appena ci siamo un po' ripresi dalla ''grande bellezza'' ci dirigiamo in fondo verso sinistra ed
 
usciamo dalla piazza. Dopo appena qualche minuto siamo già a Campo de' Fiori (del mercato) con
 
il monumento al frate Giordano Bruno, arso vivo nella piazza, che guarda severo in direzione di
 
S.Pietro, meta finale del nostro ''tour'' romano.
 
Se le bancarelle del mercato di fiori, frutta e verdura vi hanno risvegliato l'appetito, un pezzetto di
 
pizza a taglio fa al vostro caso, qui al forno sull'angolo della piazza (è di una storica famiglia di
 
fornai e è considerato uno dei migliori di roma).
 
Tornando appena indietro verso Corso Vittorio, è possibile prendere un'autobus per un paio di
 
fermate, scendendo appena prima del fiume Tevere, presenza costante nella città.
Ci dirigiamo verso il pedonale Ponte dell'Angelo che ci porta oltre Tevere verso il castello-fortezza
 
Castel S.Angelo, con tanto di merli, torri e fossati, ultimo baluardo in difesa della Chiesa di Roma e
 
del Papa, che vi si rifugiava percorrendo un [https://it.wikipedia.org/wiki/Passetto_di_Borgo
 
passaggio fortificato] (il passetto) ancora presente.
 
Da qui, dritto per dritto, compiamo l'ultima tappa giungendo lungo Via della Conciliazione (altra
 
architettura del Regno d'Italia) in Vaticano, all'interno dell'abbraccio del Colonnato del Bernini in
 
P.S.Pietro: nel cuore della cristianità cattolica degli ultimi secoli. L'entrata in Basilica, gratuita, è
 
generalmente rallentata da una lunga fila e difficilmente faremo in tempo a visitarne il grandioso
 
interno. Ci consoliamo rammentando tutto quello che abbiamo visto e fatto oggi in questa città
 
che dicono eterna. Le ripetute espressioni di stanchezza dei nostri studenti trovano finalmente
 
pace qui, siamo arrivati, non più ''quasi''.
 
Se siamo stati sufficientemente ''giapponesi'' nel condurre il nostro gruppo, stimolandone opportunamente le energie, saranno circa le 16. Non ci resta che raggiungere la Metro Ottaviano o la Staz. S.Pietro (costeggiando le mura vaticane si arriva ad una rampa pedonale che porta direttamente sui binari). In entrambi i casi passeremo davanti una delle entrate vaticane, presidiate dalle colorite guardie svizzere.
 
===Cronologia e carte storiche: esempi===