Guida maimonidea/Filosofia e concetti: differenze tra le versioni

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A differenza di Abramo, Mosè è un legislatore, non solo un insegnante. Una scuola ha poteri limitati, ed una tradizione costruita su argomenti è di incerta durata. Gli Israeliti, ad eccezione della tribù di Levi, cedette all'influenza dell'ambiente e precipitò nell'idolatria.<ref name="Kaplan"/><ref name="Profeta"/>
 
La legge divina appare sulla scena della storia per poter introdurre stabilità ed assicurare continuità una volta che sia divenuto chiaro che l'argomentazione da sola non è in grado di tramandare la tradizione. Mosè quindi fu il fondatore della nazione di Israele come unità politica in possesso di un sistema legale, e l'elezione di Israele ottiene espressione attraverso la concessione della Torah. Ne consegue che, quando un proselita accetta la Torah, diventa parte della nazione di Israele, che similmente divenne nazione grazie alla sua accettazione della Torah. Il proselita è uguale al resto d'Israele perché la Torah fu data ad Israele e a tutti coloro che la vogliono accettare. Maimonide sottolinea questo punto ad Ovadyah in questi termini: "Tu potrai certamente dire la benedizione ''Colui che ci ha scelti, Colui che ci ha dato, Colui che ci ha presi con Sé'' e ''Colui che ci ha separati dagli altri'': poiché il Creatore, che Egli sia lodato, ha veramente scelto te e ti ha separato dalle nazioni e ti ha dato la Torah. Poiché la Torah è stata data a noi ed ai proseliti" ("Lettera ad Ovadyah", p. 476). Per invertire la discesa nell'idolatria, che iniziò al tempo di Enosh con l'adorazione degli intermediari, Mosè usò non solo l'argomentazione filosofica ma anche la proibizione assoluta imposta dalla Torah di non adorare altri che Dio.<ref name="Kaplan"/><ref name="Profeta"/>
 
==Magia e idolatria==