La religione greca/Le religioni dei misteri/I Misteri di Samotracia: differenze tra le versioni

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Per quanto non si sappia con contezza l'identità degli dèi di Samotracia, fondamento dei suoi Misteri, conosciamo alcuni aspetti della sua mitologia: "signora" dell'isola è Elettra (Ἠλέκτρα, "Raggiante"), figlia del titano Atlante la quale si unì a Zeus generando Dardano (Δάρδανος), Eetione (Ἠετίων)<ref>Il quale verrà poi identificato con Iasione (Ἰασίων).</ref> e Armonia (Ἁρμονία). Armonia si unisce a Samotracia con Cadmo (Κάδμος) di Tebe. Nelle feste di Samotracia, analogamente a quelle di Eleusi che celebrano la ricerca di Persefone, viene cercata Armonia. Eetione viene ucciso dal fratello Dardano (o da Zeus) che lascia l'isola divenendo il fondatore di Troia e lì introducendo il culto di ''Méter-Idaie''. Così come Dardano si salva per mezzo delle acque, tutto ciò che ruota intorno ai Misteri dell'isola riguarda questo ambito. Nulla dei Misteri di Samotracia indica quindi un loro riferimento al "dopo-morte", tali Misteri si occupano piuttosto della vita reale che vince sulla morte reale, celebrano la salvezza in mare, la sopravvivenza dei marinai anche nelle battaglie navali: la vittoria sulla morte e nei mari<ref>Cfr. Walter Burkert, ''La religione greca'', p.511</ref>.
 
Il culto degli dèi Cabiri (Κάβειροι) è attestato principalmente a Tebe e sull'isola di Lemno. Gli abitanti di Lemno venivano appellati dai greci come Tirreni e quindi identificati come Etruschi o comunque come Pelasgi, finendo per essere conquistati dagli Ateniesi nel VI secolo. Il locale culto degli dèi Cabiri non sembra comunque aver subito interruzioni dovute alla conquista greca. Gli dèi onorati in questo culto sono figli, o nipoti, del dio principale dell'isola, Efesto, chiamandosi peraltro Efestia il suo capolouogo. Anche Dioniso è associato a questo culto che sembra contenere anche bevute di vino (numerosi contenitori per la bevanda sono stati recuperati nel santuario dei Cabiri) e riti burleschi <ref>Burkert, p.505.</ref> collegati probabilmente al mito del ritorno di Efesto, il quale essendo stato scagliato sull'isola da Zeus per aver impedito al re degli dèi di punire Era<ref>Iliade, I, 590 e sgg. </ref>, fu successivamente fatto ubriacare da Dioniso affinché tornasse sull'Olimpo <ref>Igino, ''Fabulae'', 166</ref>.
 
Il culto degli dei Cabiri a Tebe