Agape: la nozione di "amore" nel cristianesimo: differenze tra le versioni

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==''Eros'', ''agápē'', ''amor'', ''dilectio'' e ''caritas'' nella prima letteratura cristiana==
* Se come abbiamo visto nella cultura greca a partire da Platone con il termine ''eros'' non si indica solo passione per i corpi ma anche quell'amore che, prescindendo dai sensi, si indirizza verso il "Bene", il principio "primo" delle teologie platonica e neoplatoniche, la letteratura cristiana che eredita termini e nozioni dagli scritti neotestamentari che utilizzano esclusivamente il termine ''agape'' (reso nelle versioni latine come ''dilectio'' o ''caritas'') si interroga fin dall'inizio sulle ragioni di questa scelta. A detta di Origene <ref>Cfr. ''Prologo al Commento sul Cantico dei Cantici''; ma va tenuto presente che di tale trattato conserviamo esclusivamente la versione in latino di Rufino. Tuttavia ci si può orientare dal fatto che Rufino utilizza ''amor'', ''cupido'' per ''eros''; mentre ''agape'' è reso con ''dilectio'' o ''caritas''.</ref> ciò dipende dal fatto che la ''Bibbia'' ha preferito non generare equivoci con i propri lettori non esperti<ref>Così Origene nel ''Prologo al Commento sul Cantico dei Cantici'': «Mi sembra poi che la Sacra Scrittura, volendo evitare che sorga qualche inciampo ai lettori a causa della parola amore, per riguardo a qualcuno un po’ troppo inesperto, quello che i sapienti del mondo dicono "eros" con termine più decoroso ha chiamato "agape"»</ref>. Purtuttavia, nota Origene, il termine ''eros'' viene utilizzato laddove non generigenera equivoci con la carnalità come ad esempio, ed è sempre Origene a richiamarlo, in ''Sapienza'' 8,2 per indicare la "sapienza":
{{q|È lei che ho amato e corteggiato fin dalla mia giovinezza, ho bramato di farla mia sposa, mi sono innamorato della sua bellezza.|''Sapienza'' 8,2|Ταύτην ἐφίλησα καὶ ἐξεζήτησα ἐκ νεότητός μου καὶ ἐζήτησα νύμφην ἀγαγέσθαι ἐμαυτῷ καὶ '''ἐραστὴς ἐγενόμην''' τοῦ κάλλους αὐτῆς.|lingua=grc}}