Guida maimonidea/Medicina e composizione: differenze tra le versioni

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La seconda opera inviata al Principe al-Afdal fu ''Sulle cause dei sintomi''. Il principe stava facendo pressioni affinché Maimonide lo andasse a curare personalmente, e Maimonide, coerente con la tradizione di lusingare i potenti, gli disse che nulla lo avrebbe deliziato di più che mettersi in viaggio e andare a curarlo. Purtroppo però, la vecchiaia e la difficoltà del tragitto gli impedivano di farlo. Invece di andare da lui personalmente, Maimoniode inviò al principe un trattato medico. È evidente da tale trattato che a Maimonide venne chiesto, tra le altre cose, di valutare i consigli medici forniti dai dottori della corte del principe. Le decisioni di Maimonide in merito ai disaccordi tra gli altri dottori rivelano un aspetto importante del suo pensiero medico. Era del parere che l'intervento medico potesse spesso essere pericoloso se basato solamente su congetture e speculazione. In tali casi, era preferibile permettere alla natura di fare il suo decorso. Ciò era vero nel caso del principe, dato che Maimonide capiva che i suoi problemi erano di ordinaria amministrazione e un intervento frettoloso avrebbe provocato effetti collaterali. Oltre ai problemi ordinari del principe, questi soffriva di emorroidi e irregolarità cardiache, e Maimonide raccomandò un elisir escogitato dalla scuola di [[w:Avicenna|Ibn Sina (Avicenna)]]. Raccomandò al principe — che pare essere stato un vero ipocondriaco — di seguire un regime quotidiano fisso, che includesse amici piacevoli, letture, musica e riposo, tutte cose che gli avrebbero lenito la depressione.<ref name="Davidson"/>
 
Un altro trattato scritto da Maimonide per un nobile mussulmano è intitolato ''Trattato sulla coabitazione''. Il nobiluomo, non identificato, chiese l'aiuto di Maimonide perché era preoccupato circa un abbassamento delle prestazioni sessuali. Maimonide credeva che un eccessiva attività sessuale fosse impropria, specialmente se fatta solo per una ricerca di piacere., e potesse essere dannosa alla salute. Così, per esempio, quando il Principe al-Afdal confidò a Maimonide la propria riduzione di attività sessuale, quest'ultimo lo esortò a continuare tale riduzione senza darsi pensiero. Ma il nobiluomo non meglio identificato fece capire a Maimonide di non essere per nulla interessato ad una risposta di tal genere. Aveva infatti un harem di diverse donne che egli doveva soddisfare, e chiese urgentemente a Maimonide di farlo migliorare nella sua potenza sessuale. Il saggio scritto in risposta fornisce una vasta gamma di consigli per aumentare tale potenza: cibi che incrementano la produzione di sperma e cibi che dovrebbero essere evitati; certi elisir che aumentano l'abilità sessuale; unguenti, bagni, e massaggi a specifiche parti del corpo; partner che sono particolarmente raccomandati e partner che dovrebbero essere evitati; e la necessaria preparazione mentale. È ovvio assumere che il trattato fosse stato scritto dalla prospettiva di un medico che capisce che qualunque cosa consigli non cambierà mai le abitudini basilari del paziente. In queste circostanze, il meglio che si possa fare è aiutarlo a vivere la propria vita senza frustrazioni e amarezze.<ref name="Davidson"/><ref name="HalbertalM"/>
 
Su richiesta del suo più grande patrono alla corte del Sultano, il visir al-Faḍil, Maimonide scrisse un libro intitolato ''Trattato sui veleni e i loro antidoti''. Inteso per un vasto pubblico, il libro dettaglia, tra le altre cose, i modi di prevenire e curare i morsi di serpente. Fu scritto durante il [[w:Ramadan|Ramadan]], come atto di carità elargito dal sovrano ai propri sudditi.<ref name="Davidson"/>
 
Dalla sua lettera a Samuel Ibn Tibbon, si capisce che la rinomanza di Maimonide come medico andò ben oltre il palazzo e la classe superiore dei mussulmani che serviva.<ref name="Frankel"/> In una lettera scritta otto anni prima a Joseph ben Judah, Maimonide dichiara per la prima volta di essere diventato medico di corte. Descrive il suo lavoro come dottore e scrive affermando di servire esclusivamente la classe governante superiore: "Ma per quanto riguarda le masse, sono al di là della loro portata, e non hanno modo di avvicinarmi." Secondo questa lettera, quando ogni giorno ritornava a Fustat dopo aver lavorato al palazzo, dedicava il suo tempo agli studi medici per migliorare le sue prestazioni. Durante lo stesso periodo, quando aveva ancora la facoltà di rifiutare le richieste di servizi medici alle masse, ebbe tempo di scrivere la ''Guida dei perplessi''.<ref name="Frankel"/> Nel 1199, quando scrisse la lettera a Samuel Ibn Tibbon, la diga si era sfondata e Maimonide aveva perso qualsiasi controllo sul proprio tempo. Quando ritornava dalle sue prestazioni in corte, trovava una grande folla in attesa del suo rientro e che cercava le sue consulenze mediche. Trattare i disturbi di questi pazienti procedeva fino a notte, e Maimonide esausto visitava i malati stando sdraiato sul suo divano.<ref name="Davidson"/>
 
Alla fine del 1204, il 20 Tevet, Maimonide morì. Secondo il resoconto di al-Qifti, fu sepolto a [[w:Tiberiade|Tiberiade]]: "Aveva chiesto in anticipo ai suoi eredi che lo trasportassero, una volta che lo spirito l'avesse lasciato, al Mar di Galilea e lì lo seppellissero, in un luogo dedicato alle tombe degli ebrei e dei loro grandi studiosi della Torah, e ciò fu fatto per lui." (''Iggerot'', p. 578, note).<ref name="HalbertalM"/>
 
==Note==
<references/>
 
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[[Categoria:Guida maimonidea|Medicina e composizione]]