Guida maimonidea/Egitto: Alessandria e Fustat: differenze tra le versioni

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Il modo in cui Maimonide tratta la propria sessualità evidentemente viene espressa nel seguente passo:"Ma soprattutto, come i Saggi hanno dichiarato, un uomo deve dirigere la propria mente e i propri pensieri verso le parole della Torah ed ampliare la propria conoscenza con saggezza, poiché pensieri impudici prevalgono solo in un cuore senza saggezza, e della saggezza si dice, ''Cerva amabile e gazzella graziosa, le sue mammelle ti soddisfino in ogni tempo, e sii continuamente rapito nel suo amore'' (Proverbi 5:19)" (''ibid.''). Come opposto all'Eros sessuale uno deve porre il desiderio di saggezza, qui descritto in termini potentemente erotici. L'amore della saggezza riempie l'intero conscio della persona, e la sua interazione con l'Eros sessuale costituisce un gioco a somma zero.<ref name="Halbertal3"/>
 
Maimonide aveva 48 anni nel 1186, quando nacque suo figlio Abraham. Sembra inoltre che abbia avuto anche una figlia, morta giovanissima. In una lettera al suo amato allievo Joseph, scritta quando Abraham era ancora un bambino, il padre orgolgiosoorgoglioso parla con ardore del proprio figlio, che vedeva come fonte di grande consolazione in una vita di duro travaglio:
{{q|Circa il mio benessere personale, trovo conforto solo in due cose: nell'abilità di dilettarmi in ricerche speculative, e poi nelle dotazioni benedette di mio figlio, Abraham. Come al suo omonimo, il patriarca, che gli sia donata una lunga vita. Poiché egli è molto umile e senza pretese, eccelle in qualità rare di carattere e possiede una personalità esemplare ed una mente agile che brilla di idee originali. Sono sicuro che verrà grandemente stimato da tutta la gente e prego l'Altissimo di proteggerlo e ricompensarlo per le sue buone azioni.|''Lettere di Maimonide, pp. 83-84}}
 
I suoi forti sentimenti per il figlio sono manifesti anche in una lettera di particolare valore — rinvenuta nella succitata Geniza e pubblicata da Paul B. Fenton<ref name="Fenton">Paul Fenton, "A Meeting with Maimonides", ''Bulletin of the School of Oriental and African Studies'' 45, 1, 1982, pp.1-4.</ref> — che descrive un incontro con Maimonide presso la sua casa di Fustat. Allo scrivente era stato richiesto di portare una missiva personale a Maimonide, e costui aveva presunto che l'importante e indaffarato destinatario avrebbe semplicemente accettato tale lettera e quindi il proprio compito sarebbe finito lì. Con grande e lieta sorpresa da parte del messaggero, Maimonide lo invitò dalla porta ad entrare passando la guardia, facendolo poi accomodare nel suo studio, dove aprì la lettera davanti al messaggero e gli chiese anche consiglio su un certo argomento ivi trattato. Il messaggero era accompagnato da un amico chiamato al-Fakhr, così emozionato dall'importante personaggio che era rimasto fuori ad aspettare. Il giovane figlio del messaggero, al-Galal, tuttavia accompagnò il padre nello studio di Maimonide, poiché il padre non voleva che perdesse l'occasione di vedere un uomo così famoso; ma come succede coi bambini, al-Gal non fu troppo impressionato dalla personalità e maestà di Maimonide. Furono portati dei rinfreschi nella stanza, e il messaggero racconta che Maimonide mangiò un po' di torta al limone. Nello studio si trovava anche il figlio di Maimonide, Abraham, a quel tempo ancora giovanetto.<ref name="Fenton"/>
 
Evidentemente Maimonide cercava di esporre Abraham alle situazioni mondane e al comando. Si prendeva quindi la briga di fare in modo che suo figlio fosse presente quando aveva a che fare con questioni del momento; come si è visto, si aspettava grandi cose dal figlio. In circostanze simili alla citata, i bambini si affiatano insieme, e mentre gli adulti trattavano di cose mondane, Abraham allegramente insegnava ad al-Galal una delle forme discorsive del padre. Maimonide ascoltava con gioia il ciarlare dei due bambini ed il messaggero, che si premurò di trascrivere l'incontro nei particolari, racconta che Maimonide giocò con al-Galal. Maimonide non nominò il figlio a nessun incarico mentre era in vita, ma questa storia illustra chiaramente come egli tentasse di esporlo agli affari della comunità.<ref name="Fenton"/>
 
La grande speranza di Maimonide si realizzò e, dopo la sua morte, suo figlio fu nominato guida degli ebrei d'Egitto e divenne un importante pensatore e halakhista. Nonostante la costante difesa degli insegnamenti di suo padre, Rabbi Abraham importò elementi di misticismo mussulmano sufi nella sua interpretazione dell'Ebraismo, un veduta del mondo alquanto distante in vari modi dalle idee basilari di Maimonide. Ad un certo punto di disaccordo con la posizione halakhica del padre, R. Abraham fa un'osservazione interessante sul metodo paterno:
{{q|Se mio padre e insegnante avesse sentito ciò, l'avrebbe riconosciuto [cioè, la posizione di Abraham circa una materia sulla quale discordavano]; come egli stesso ebbe a dire, "riconosci la verità." E noi l'abbiamo sembre visto, benedetta sia la sua memoria, in accordo col minore dei suoi allievi quando qualcosa risultava vera, nonostante la sua ricchezza di sapienza, che non era mai in contrasto con la sua devozione.|''ha-Maspiq le-Ovdei ha-Shem, p. 70<ref>''Abraham ben ha-Rambam (figlio di Maimonide). Ha-Maspiq le-Ovedei ha-Shem'', N. Dana (cur.), Bar Ilan University Press, 1989.</ref>}}
 
==Note==
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