Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo/Ai bordi dell'Europa: la scena italiana: differenze tra le versioni

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[[File:Lollo+moravia la romana 1954.jpg|thumb|left|Alberto Moravia e Gina Lollobrigida, 1954]]
Ambiguità di motivo è alla base de ''[[w:Il conformista (romanzo)|Il conformista]]'' (1951). Qui l'autore disegna il ritratto di un sadico sin dall'infanzia che, a causa delle sue tendenze, inizialmente si sente un reietto, come uno troppo diverso. Ma queste tendenze possono essere imbrigliate nella volontà collettiva, con il resto del Fascismo. Così il suo sadismo viene reso non solo rispettabile, ma banale. Marcello aveva, da bambino, ucciso o creduto di uccidere un certo Live, prete spretato, poi autista, che gli aveva fatto degli approcci omosessuali. Ora però, come adulto in un contesto fascista, può uccidere rispettabilment. Dopotutto, ciò avviene in conformità col volere generale. Ama il "popolo" come astrazione, sebbene non possa sopportare il disordine confusionario dei singoli individui. Vuole essere assorbito nella totalità e anonimità del tutto. Ma l'apparente tranquillità e successo della sua carriera e vita sono scosse dall'intrusione del sentimento. Appena dopo essersi sposato, comincia a sentire un vero desiderio per la moglie del suo vecchio tutore, Quadri, uomo segnato alla morte. Come può ora capire le proprie azioni? "All'improvviso gli sembrava acutamente angosciante non sapere se stesse facendo le cose perché gli piacevano o perché si adattavano ai suoi piani." Da quel momento in poi, fino alla propria morte violenta, il dubbio lo ossessiona.<ref>Alberto Moravia, ''Il conformista'', Bompiani, 1951. Nel 1970, ne è stato tratto un film omonimo diretto da [[w:Bernardo Bertolucci|Bernardo Bertolucci]].</ref>
 
Sin dal suo primo romanzo, la concentrazione narrativa di Moravia si appunta quindi sulla questione di quale sia la persona ''reale''. Ne ''[[w:La ciociara (romanzo)|La ciociara]]'' (1957), l'ingenua Rosetta, così debole, così dipendente da sua madre, così modesta e buona, sembra trasformarsi totalmente dopo lo stupro violento che subisce mentre stanno scappando da una Roma lacerata dalla guerra per ritornare al villaggio materno. La madre narra gli eventi e cerca di capire tale trasformazione: "E venni a riflettere dopo, quando questa mia impressione fu purtroppo confermata, che durante quei pochi momenti di agonia, la mia povera Rosetta era improvvisamente diventata un'altra donna, sia di corpo che di mente, trasformata in una donna indurita, esperta, amareggiata, senza illusioni e senza speranze." Ma forse questo "nuovo destino" era sempre stato latente. Si capiscono veramente le persone a prima vista? Le nozioni di "bene" e "vita" subiscono modifiche: il bene deve essere messo alla prova dall'esperienza, e la vita persiste contro tutta la logica e le evenienze, come rispecchiato nel romanzo dalla risonanza dell'episodio di Lazzaro nel Nuovo Testamento.<ref>Alberto Moravia, ''La ciociara'', Bompiani, 1957. Il romanzo è stato portato sul grande schermo nell'omonimo film di Vittorio De Sica del 1960.</ref><ref name="Ceccatty"/>
 
Alcune delle implicazioni letterarie discusse fin qui in merito all'Ebraismo italiano sono state indirette. Il capolavoro della narrativa ebraica italiana contemporanea è ''Il giardino dei Finzi-Contini'' (1962) di '''Giorgio Bassani''' (1916-2000).<ref>Bassani è al centro di una vasta bibliografia, tra cui Massimo Grillandi, ''Invito alla lettura di Giorgio Bassani'', Ugo Mursia Editore, 1984; Giorgio Varanini, ''Bassani narratore, poeta, saggista'', Mucchi, 1991; Adriano Bon, ''Come leggere "Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani'', Ugo Mursia Editore, 1994; Andrea Guiati, ''L'invenzione poetica. Ferrara e l'opera di Giorgio Bassani'', Metauro, 2001; Alberto Toni, ''Con Bassani verso Ferrara'', Unicopli, 2001; Walter Moretti, ''Da Dante a Bassani. Studi sulla tradizione letteraria ferrarese e altro'', Le Lettere, 2002. Esaustiva è la bibliografia pubblicata da Portia Prebys, ''Giorgio Bassani: bibliografia sulle opere e sulla vita'', Centro Editoriale Toscano, 2002.</ref>
 
==Galleria degli autori==
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Luigi Silori, Walter Mauro, Giorgio Bassani, Roberto Bettega, Giuseppe Brunamontini (1974).jpg|Gli scrittori Luigi Silori (1° da sin.), Walter Mauro (2° da sin.), Giorgio Bassani (al centro), il calciatore Roberto Bettega, il critico Giuseppe Brunamontini. Roma, 1974
PrimoLevi.gif|Primo Levi
Carlo Ginzburg par Claude Truong-Ngoc mars 2013 (1).jpg|Carlo Ginzburg
Carlolevi.jpg|Carlo Levi nel 1947
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