Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo/Al centro della rivoluzione: Russia: differenze tra le versioni

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Babel rende esplicito il contrasto tra i vecchi tipi di ebreo. Nel suo incontro con gli ebrei di Polonia, egli ricorda la propria esperienza in Ucraina: "L'immagine degli ebrei meridionali corpulenti e gioviali, spumeggianti come vino a buon mercato, mi si formò in mente, contrastando con l'amaro disprezzo inerente a queste lunghe schiene ossute, queste tragiche barbe gialle. In questi lineamenti passionali, cesellati dall'angoscia, non c'era grasso, né caldo pulsare del sangue." Di nuovo, non è chiaro da questa asserzione, quale sia la condizione del narratore nel testo, se si identifichi col gruppo che sta osservando — perché egli poi accetta lo stereotipo dell'ebreo come imprenditore e sfruttatore che i Rossi devono sopprimere: "Gli ebrei hanno legato il contadino russo al recinto polacco con fili di lucro, il colono ceco alla fabbrica di Lodz. Erano contrabbandieri, i più abili alla frontiera e quasi sempre devoti difensori della loro fede. Il Chassidismo ha tenuto in soffocante cattività questa popolazione di ambulanti, mediatori e tavernieri" (cfr. "Berestechko")<ref name="Babel1"/> Non si parla qui delle proibizioni contro gli ebrei, delle restizioni di movimento, di opportunità, di residenza e di commercio. L'osservazione è totalmente negativa, come se fatta da un nemico. Nuovamente, è il guerriero rosso che parla con la voce della tradizione cosacca cristiana.è Il narratore (ironicamente?) cerca un travestimento convincente: "Piegato sotto la corona funebre, continuavo per la mia strada, implorando il fato di concedermi la più semplice delle abilità — quella di uccidere il mio prossimo" (conclusione de "Dopo la battaglia"). Infine, racconta la realizzazione della sua ambizione dopo lo sforzo per essere accettato: "Passarono dei mesi e i miei sogni si realizzarono. I cosacchi la smisero di osservare me ed il mio cavallo." (cfr. "Argamak"). Lo diedero per scontato e lo accettarono senza più discutere: aveva dimostrato di poter uccidere, combattere e cavalcare.<ref name="Babel1"/>
 
''I Racconti di Odessa'' sono così differenti in tono, che si potrebbe pensare siano stati scritti da un altro.<ref name="Odessa1"/> L'autore riflette sulla sua infanzia e la ricrea, non naturalisticamente, ma in intenso divertimento del grottesco e del ridicolo. I racconti furono scritti negli anni '20 sebbene pubblicati dopo, e contrastano in tutto e per tutto con ''L'armata a cavallo''. Benya Kirk è l'archetipico opposto del barbuto passivo, o di Gedali. È competente, entusiasta, padrone di sé, senza scrupoli e materialista. Il tono è faceto. Parla di "uccidere gente". Lyubka il Cosacco (nel racconto omonimo) è il soprannome dato alla signora Lyubka Shneiveis, un'affittacamere e madama di bordello. L'autore narra le imprese di Benya Kirk, noto come "il re", di come avesse sposato la figlia del "guercio Rook" ed avesse così notevolmente aumentato la sua ricchezza ed il suo potere. Anche gli altri racconti di Babel sono arguti, mescolando memoriale e aspirazione sociale. Uno degli aspetti affascinanti di Babel come scrittore è come riesca a combinare la forma autorivelatrice, la modalità autobiografica (prima e terza persona) con l'impersonalità gnomica e l'ambivalenza. Tuttavia leLe sue storie sono universalmente considerate tra le più importanti prodotte nella fase sovietica della letteratura russa.<ref name="Charyn"/>
 
==Galleria==
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Boris Pasternak cropped.jpg|Boris Pasternak
BORIS BESIDE THE BALTIC AT MEREKULE, 1910 by L.Pasternak.jpg|Ritratto di Boris Pasternak, eseguito dal padre Leonid nel 1910.
Authors Andrei Sinyavsky and Yuli Daniel during their trial in 1956-66.jpg|Gli scrittori Andrei Sinyavsky e Yuli Daniel durante il loro processo del 1966 in Unione Sovietica.
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[[File:BORIS BESIDE THE BALTIC AT MEREKULE, 1910 by L.Pasternak.jpg|thumb|Ritratto di Boris Pasternak, eseguito dal padre Leonid nel 1910.]]
Per molti aspetti, '''Boris Pasternak''' (1890-1960)<ref name="Boris">Boris Leonidovič Pasternak (in russo: Борис Леонидович Пастернак; Mosca, 10 febbraio 1890 – Peredelkino, 30 maggio 1960) è stato un poeta e scrittore russo, Premio Nobel nel 1958. Cfr. la biografia {{cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/biography/Pasternak.html |titolo=''Boris Leonidovich Pasternak Biography'' |editore=Jewishvirtuallibrary.org |data= |accesso=1 settembre 2014}}</ref> assomiglia a Osip Mandelstam.<ref name="Lazar">Lazar Fleishman, ''Boris Pasternak: The Poet and His Politics'', Harvard University Press, 2013, pp. 264–266.</ref>
<!--- da usare nel testo a seguito
[[File:Boris Pasternak cropped.jpg|thumb|Boris Pasternak ]]
[[File:Authors Andrei Sinyavsky and Yuli Daniel during their trial in 1956-66.jpg|thumb|Gli scrittori Andrei Sinyavsky e Yuli Daniel durante il loro processo del 1966 in Unione Sovietica.]]
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==Note==
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