Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Portogallo: differenze tra le versioni

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La nazione più ad Ovest dell'Europa continentale non ha mai avuto, in tempi moderni, una grande forza militare. La sua incredibile ricchezza data dai commerci con l'Estremo Oriente, fino in Giappone, e conoltre lealle colonie americane e africane avrebbe potuto dare una grande importanza al regno per molti secoli: ma quasi, al pari della vicina Spagna, questo non bastò aad impedire un lento scadimento ad un ruolo marginale principalmente a vantaggio della Gran Bretagna, dal '600 via via regina dei mari. Come la Spagna, il Portogallo ebbe la grazia di stare fuori dai conflitti mondiali del XX secolo, ma non quella di evitare dittature militari lunghe e deleterie per l'isolamento internazionale risultante, specie dopo la guerra.
Paese tra i vincitori della prima guerra mondiale (che comunque non venne combattuta sul proprio territorio), il Portogallo rimase neutrale durante il secondo conflitto mondiale ma fu sottoposto ad un regime autoritario di oltre quarant'anni che causò, oltre ad progressivo isolamento internazionale, anche una lunga e sanguinosa guerra coloniale protrattasi fino a alla metà degli anni '70 del XX sec.
 
Ciò nonostante il Portogallo fu uno dei Paesi fondatori della NATO, anche se la sua partecipazione si limitò a mettere a disposizione degli USA la base di Lajes, nelle Azzorre, scalo molto importante per l'attraversamento dell'Atlantico.
In effetti il Portogallo ha avuto una sorte particolare: le sue dittature militari si sono susseguite dal 1926 al 1974, tutte di stampo fascista. Nondimeno il Portogallo fu uno dei Paesi fondatori della NATO, ma la sua partecipazione si limitò a mettere a disposizione la base di Lajes, nelle Azzorre, peraltro uno scalo molto importante sulle rotte atlantiche. Per il resto ha combattuto sopratutto con aerei obsoleti in Mozambico e Angola fino al 1974, quando le guerre coloniali finirono e così anche la dittatura. Politica e guerre coloniali, oltre che posizione ben lontana da qualunque minaccia del Patto di Varsavia tennero a lungo lontano il Portogallo dal resto della NATO e la sua potenza non è mai stata incrementata di molto, a parte beninteso la fornitura, piuttosto insolita, di decine di potenti striker A-7P americani. Ma come caccia v'erano solo i G.91R, A-7 e T-38, nessuno dei quali nato come tale.
Politica e guerre coloniali, oltre che una posizione ben lontana da qualunque minaccia del Patto di Varsavia, tennero a lungo lontano il Portogallo dal resto della NATO, organizzazione in cui mantenne sempre una posizione autonoma sfiorando, in più di un'occasione, l'incidente diplomatico con membri o con lo stesso vertice dell'organizzazione.
Con un impero coloniale che superava i 2 milioni di kmq (pari a circa sette volte l'Italia) il Portogallo ebbe, fino agli anni '70, delle Forze Armate di una certa importanza, soprattutto l'Aeronautica e la Marina.
 
In particolare la Força Aérea Portuguesa poté contare negli annni su:
Nel 1960 le colonie portoghesi, essenzialmente Angola e Mozambico iniziarono a chiedere l'indipendenza, e in Angola iniziò una sanguinosa guerra d'indipendenza. A quel punto vennero costituite delle unità di velivoli, specialmente dotati di Alouette III e poi con i G.91R, che compirono 13.000 missioni belliche fino a che, nel 1974, una rivoluzione moderata portò alla conclusione delle ostilità, dando l'indipendenza alle colonie africane, che obiettivamente, non erano più mantenibili, mentre lo sforzo bellico portoghese costava il mantenimento oltremare di un enorme esercito senza uno sbocco positivo; al contrario, il Portogallo era sempre più isolato dal resto d'Europa per tentare di mantenere queste colonie distanti migliaia di km. Dopotutto, nemmeno la Spagna non era riuscita a tenere le colonie africane eccetto due piccole enclaves.
* 257 North-American 'Texan' T-6 (dal 1947 al 1978)
* 53 Lockheed T-33 'Shooting Star' (dal 1953 al 1990)
* 65 North-American 'F-86 Sabre' (dal 1958 al 1980)
* 136 Fiat G.91 'Gina' (dal 1966 al 1993)
* 50 Vought A-7 'Corsair II' (dal 1991 al 1999)
* 12 Northrop T-38 'Talon' (dal 1977 al 1993)
* 16 Aérospatiale Epsilon-TB 30 (dal 1989 ad oggi)
* 45 Lockheed F-16 'Fighting Falcon' (dal 1994 ad oggi)
 
La Marinha Portuguesa, fino ad epoca recente, ebbe il compito di proteggere e pattugliare l'impero coloniale e poté contare sempre su almeno una ventina di navi tra fregate, corvette e pattugliatori d'altura, oltre a numeroso naviglio minore.
Un importante periodo di aggiornamento per le forze armate fu la serie di costruzioni navali intrapresa, sopratutto con la Francia, ma anche con la Germania e la Spagna, per potenziare le proprie forze navali, e che portò ad oltre una decina di fregate e sottomarini immessi in servizio a cavallo degli anni '60 e '70. Dopo di che, tuttavia, la situazione ristagnò e il Portogallo tornò ad essere in ogni ambito una nazione NATO di terza classe.
Con la fine della cosiddetta Guerra d'Oltremare nel 1975, la Marinha Portuguesa diventa, per la prima volta in cinque secoli, una marina esclusivamente europea, assumendo il ruolo di difesa della Nazione all'interno della NATO.
 
Nel 1960 le colonie portoghesi (Guinea, Angola e Mozambico) iniziarono a chiedere l'indipendenza. In particolare in Angola iniziò una sanguinosa guerra d'indipendenza che portò alla creazione di specifiche unità di velivoli, specialmente dotati di Alouette III e, successivamente,di G.91R, che compirono circa 13.000 missioni belliche fino a che, nell'aprile 1974, la Rivoluzione dei Garofani portò alla conclusione delle ostilità, al ritorno della democrazia nel Paese e all'indipendenza delle colonie africane.
 
Un importante periodo di aggiornamento per le forze armate fu la serie di costruzioni navali intrapresa, sopratutto con la Francia, ma anche con la Germania e la Spagna, per potenziare le proprie forze navali, e che portò ad oltre una decina di fregate e sottomarini immessi in servizio a cavallo degli anni '60 e '70. DopoIl diritorno che,alla tuttavia,democrazia e la situazioneperdita ristagnòdelle ecolonie portarono ad un'importante riduzione delle spese militari ed il Portogallo tornò ad essere in ogni ambito una nazione NATO di terza classe.
 
Dal massimo di 282.000 militari nel 1974, con una spesa del 7,4% del PIL,circa 10 anni dopo il Paese si ritrovò con appena 64.000 uomini in tutto, e la spesa in proporzione calata al 4%. La costosa campagna per tenere l'Angola aveva avuto termine, ma le forze armate nazionali non ne avevano ancora ricevuto sufficienti benefici. La forza della vicina, alleata Spagna e la lontananza delle nazioni del Patto di Varsavia in effetti non preoccupava molto il Portogallo.
 
La relativa povertà della nazione, iled lungo periodo di dittatura militare e sopratutto unaun'elevata inflazione che nel 1983 raggiunse il 38%, non permettevano di ammodernare le pur ridotte forze armate, pur ridotte,neppure con propriemateriale risorse:nazionale; il Portogallo, una volta grande potenza marinara e coloniale ricchissima, doveva pertanto dipendere dalle forniture di equipaggiamenti moderni tedeschid'importazione o(prevalentemente americani e tedeschi).
 
==1985<ref>Armi da guerra fascicolo 108: Portogallo</ref>==
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* 3 battaglioni di fanteria autonomi
* 1 reggimento commando
* un 1 reggimento contraereicontraerea
* 2 reggimenti di artiglieria campale
* 1 reggimento di artiglieria costiera
* 2 reggimenti genio
* 1 reggimento trasmissioni
* 1 reggimento polizia militare
* altri reparti speciali
 
Materiali: