Metrica classica/Spondeo: differenze tra le versioni
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Lo ''spondeo'' è un [[piede (poesia)|piede]] in uso nella [[metrica classica]]. Formato dalla successione di due sillabe lunghe (— —) è classificato come un piede [[mora|quadrimoraico]], appartenente al génos íson, in quanto il rapporto tra [[arsi]] e [[tesi]] è nella proporzione 1 a 1. Tuttavia, esso non ha un ritmo proprio definito, dal momento che tanto la prima quanto la seconda sillaba possono fungere da tempo forte a seconda dei contesti, e sebbene sia considerato dagli studiosi moderni nel novero dei piedi prototipici (ossia, quei particolari piedi che stanno alla base di tutta la versificazione antica) ''non'' esistono metri basati sullo spondeo.▼
▲Lo ''spondeo'' è un
Esso però è ampiamente usato e svolge un ruolo importante nelle sostituzioni tanto degli altri metri appartenenti al génos íson, come il [[dattilo]] o l'[[anapesto]], che di quelli invece annoverati nel génos diplásion (rapporto 1:2), come il [[trocheo]] (— ∪) e il [[giambo]] (∪ —): in questo caso, la sillaba lunga che sostituisce la sillaba breve dei metri originali è definita ''lunga irrazionale'', (per la spiegazione di questo fenomeno si veda [[metrica classica]]).▼
▲Esso però è ampiamente usato e svolge un ruolo importante nelle sostituzioni tanto degli altri metri appartenenti al ''génos íson'', come il [[../Dattilo|dattilo]] o l'[[../Anapesto|anapesto]], che di quelli invece annoverati nel ''génos diplásion'' (rapporto 1:2), come il [[../Trocheo|trocheo]] (— ∪) e il [[../Giambo|giambo]] (∪ —): in questo caso, la sillaba lunga che sostituisce la sillaba breve dei metri originali è definita ''lunga irrazionale''
[[Categoria:Metrica classica|Spondeo]]
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