Storia della letteratura italiana/Silvio Pellico: differenze tra le versioni

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{{Storia della letteratura italiana}}
==Biografia==
Dopo gli studi a [[w:Pinerolo]] e a Torino, si reca a Lione per fare pratica nel settore commerciale. Al suo rientro in Italia nel 1809 si stabilisce a Milano; qui, giovane entusiasta della poesia neoclassica, frequenta [[w:../Vincenzo Monti|Vincenzo Monti]] e [[w:../Ugo Foscolo|Ugo Foscolo]]. Comincia allora a scrivere, specialmente per il teatro, tragedie in versi di impianto classico come ''Laodamia'' ed ''Eufemio di Messina''. Risulterebbe essersi associato alle logge massoniche.
 
Nel 1814 diventa istitutore nella casa del conte [[w:Ludovico Porro Lambertenghi|Porro Lambertenghi]]. Stringe relazioni con personaggi della cultura europea come [[w:Madame de Stael]] e [[w:Friedrich von Schlegel]] e italiana come [[w:Federico Confalonieri]], [[w:Cesare Romagnosi]] e [[w:../Giovanni Berchet|Giovanni Berchet]]. In questi circoli venivano sviluppate idee tendenzialmente liberali e rivolte alle possibilità di indipendenza nazionale: in questo clima nel 1818 viene fondata la rivista [[w:''Il Conciliatore]]'', di cui Pellico è redattore e direttore.
 
Il 18 agosto 1815 a Milano viene rappresentata la sua tragedia ''Francesca da Rimini'', che reinterpreta il noto episodio dantesco alla luce delle influenze romantiche e risorgimentali del periodo lombardo.
 
[[Immagine:Arresto pellico maroncelli.jpg|250px|right|thumb|<small>L'arresto di Pellico e di Maroncelli</small>]]
Pellico e gran parte degli amici fanno parte della setta segreta di tipo carbonaro dei cosiddetti "Federati"; questa viene scoperta dalla polizia austriaca: il 13 ottobre [[1820]], Pellico, [[w:Piero Maroncelli]] e altri vengono arrestati. Traslati da [[Milano]] alla [[w:Piombi|prigione dei Piombi]] di Venezia, vi giacettero dal 20 febbraio 1821. Qui, il 21 febbraio gli venne letta la sentenza: ''morte … commutata in quindici anni di carcere duro, da scontarsi nella fortezza di [[w:Spielberg]]''. La notte fra il 25 ed il 26 marzo 1822 partirono per destinazione finale: attraverso [[w:Udine]] e [[w:Lubiana]] giunsero alla fortezza dello [[w:Spielberg]] a [[w:Brno]] in [[w:Moravia]]. <br/>
 
La dura esperienza carceraria, che si conclude con la grazia imperiale e il rimpatrio nel 1830, costituisce il soggetto dell'opera autobiografica ''[[w:Le mie prigioni]]'', che ebbe grande popolarità ed esercitò notevole influenza sul movimento risorgimentale, anche se il suo tono dolente non si avvicinava agli atteggiamenti dei patrioti più giovani. [[w:Klemens von Metternich|Metternich]] ammise che il libro aveva danneggiato l'[[w:Austria]] più di una battaglia perduta. Va ricordato anche che scrisse un testo di ''Memorie dopo la scarcerazione'' andato perduto.
 
Successivamente Pellico pubblicò altre tragedie: ''Gismonda da Mendrisio'', ''Leoniero'', ''Erodiade'', ''Tommaso Moro'' e ''Corradino''. Pubblicò anche il libro morale ''I doveri degli uomini'' (1834) e ''Poesie'' di genere romantico.
 
Travagliato da problemi familiari e fisici negli ultimi anni della sua vita interruppe la produzione letteraria e visse come segretario e bibliotecario di [[w:Juliette Colbert]] nel [http://www.castelliaperti.it/ita/popup_castelli.lasso?id=1028 Castello] dei [http://www.palazzobarolo.it/storia/marchesi.php Marchesi di Barolo].
 
==Le mie prigioni==
{{vedi source|Le mie prigioni}}
'''''Le mie prigioni''''' è un testo puramente autobiografico scritto da Silvio Pellico che si svolge in un arco di tempo che va dal 13 ottobre 1820, data in cui venne arrestato l'autore, al 17 settembre 1830, giorno del suo ritorno a casa.
 
In essa Pellico descrive la sua esperienza di detenzione nel [[w:Spielberg|carcere dello Spielberg]] in seguito alla sua adesione ai [[w:moti carbonari]].
'''''Le mie prigioni''''' è un testo puramente autobiografico scritto da Silvio Pellico che si svolge in un arco di tempo che va dal 13 ottobre 1820, data in cui venne arrestato l'autore, al 17 settembre 1830, giorno del suo ritorno a casa.
 
In essa Pellico descrive la sua esperienza di detenzione nel [[w:Spielberg|carcere dello Spielberg]] in seguito alla sua adesione ai [[w:moti carbonari]].
 
Pellico iniziò la stesura dell'opera nel 1831, incoraggiato dal suo confessore, e la concluse nel 1832.
 
Grazie al ministro [[w:Giuseppe Barbaroux|Barbaroux]], in carica a quel tempo, il libro riuscì a superare i problemi derivanti dalla [[w:censura]] e ad essere pubblicata dall'editore Bocca nel mese di novembre del 1832.
 
Nel 1843 comparvero, nella traduzione francese, i capitoli aggiunti (redatti sempre nel 1832) che facevano parte di un'opera a carattere autobiografico di più ampio respiro - ma che lo scrittore non portò a termine - riguardanti il periodo immediatamente successivo alla sua liberazione.
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* Giulia di Barolo, ''Viaggio per l'Italia: lettere d'amicizia a Silvio Pellico (1833-1834)'' - Silvio Pellico, ''Piccolo diario'', Casale Monferrato, Piemme, 1994.
* ''Vita della beata Panacea'', con note storico-critiche a cura di Mario Perotti, Novara, Interlinea, 1994.
 
===Manoscritti===
* Saluzzo, [http://www.comune.saluzzo.cn.it/Cultura/Biblioteca.cfm Biblioteca Civica].
* ''Le mie prigioni: memorie di Silvio Pellico da Saluzzo'', a cura di Aldo A. Mola, introduzione di Giovanni Rabbia, manoscritto fotografato da Giancarlo Durante, Saluzzo, Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo (stampa: Foggia, Bastogi) 2004.
* Alessandra Ferlenga, ''Un originale di Silvio Pellico nell'Archivio Storico di Busalla'' [''Memoria di Silvio Pellico al cav. Cibrario per la Storia di Torino''], [http://www.altavallescrivia.it/storia/st-ferlenga1.htm Alta Valle Scrivia].
* [http://www.arabafelice.it/dominae/scheda.php?id=1137169913 Cristina Contilli], ''Silvio Pellico: lettere inedite (1830-1853)'', tesi di dottorato, Università degli Studi di Macerata, discussa il primo marzo 2006.
 
===Studi e contributi critici===
* Pietro Giuria, ''Silvio Pellico e il suo tempo: considerazioni corredate da molte lettere inedite, poesie ed opinioni dello stesso Pellico'', Voghera, Tip. di Giuseppe Gatti, 1854.
* Alessandro Luzio, ''Il processo Pellico-Maroncelli secondo gli atti officiali segreti'', Milano, Cogliati, 1903.
* Raffaello Barbiera, ''Silvio Pellico'', Milano, Alpes, 1926.
* [[w:Marino Parenti]], ''Bibliografia delle opere di Silvio Pellico'', Firenze, Sansoni antiquariato, 1952.
* ''Saluzzo e Silvio Pellico nel 150esimo de "Le mie prigioni"'', atti del Convegno di studio (Saluzzo, 30 ottobre 1983), a cura di Aldo A. Mola, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1984.
* Giancarla Bertero (a cura di), ''Rassegna bibliografica di opere di Silvio Pellico: 1818-1910'', Saluzzo, Edelweis, 1989 ("Quaderni di attivita divulgativa dell'Assessorato per la Cultura della Città di Saluzzo" 1).
* Miriam Stival, ''Un lettore del Risorgimento: Silvio Pellico'', presentazione di Anna Maria Bernardinis, Pisa, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 1996 ("Biblioteca di studi e ricerche sulla lettura" 1).
* Cristina Contilli, ''Composizione, pubblicazione e diffusione de Le mie prigioni. Un percorso attraverso l’epistolario di Silvio Pellico'', Firenze, Edizioni Polistampa, 2004.
* Giovanna Zavatti, ''Vita di Silvio Pellico e di Juliette Colbert marchesa di Barolo'', Milano, Simonelli Editore, 2004.
* Aldo A. Mola, ''Silvio Pellico: carbonaro, cristiano e profeta della nuova Europa'', postfazione di Giovanni Rabbia, Milano, Tascabili Bompiani, 2005.
** Leggi online due recensioni nel sito dedicato a [http://www.giovannigiolitti.it/public/articolo.asp?id=225 Giovanni Giolitti].
* Cristina Contilli, ''Le passioni di Silvio Pellico'', Torino, Edizioni Carta e Penna, 2006.
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
* Opere di Pellico in [http://books.google.it/books?q=silvio+pellico&btnG=Cerca+nei+libri&as_brr=1 Google Books].
* Opere di Pellico nella biblioteca digitale del [http://www.liberliber.it/biblioteca/p/pellico/index.htm Progetto Manuzio].
* Versione digitale della tragedia ''Francesca da Rimini'' (secondo l'ed. di Firenze, Adriano Salani, 1899), a cura di Cono A. Mangieri, nel sito [http://www.classicitaliani.it/index146.htm Classici italiani].
* [http://www.classicistranieri.com/italiano/1/7/6/7/17671/17671-h/17671-h.htm Testo delle Poesie di Silvio Pellico] secondo l'edizione Baudry, 1840
* Casa natale di Silvio Pellico (Saluzzo, Piazzetta dei Mondagli n° 5, 1° piano): [http://www.comune.saluzzo.cn.it/Turismo/Visita/monumenti/pellico.htm sito ufficiale del Comune di Saluzzo].
**Il testo delle epigrafi commemorative del 1858 e 1889 nel sito [http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=2311 Chi era Costui].
 
==Testi==
*'''[[s:Le mie prigioni|Le mie prigioni]]''' (1832)
*'''[[s:Tommaso Moro|Tommaso Moro]]''' (1833)
*'''[[s:Poesie inedite (Pellico)|Poesie inedite]]''' (1837)
 
[[Categoria:Storia della letteratura italiana|Pellico]]
 
 
 
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