La religione romana/Le fabulae/Volcanus: differenze tra le versioni

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Questo spiega per quale ragione gli aruspici etruschi indicarono in un'area esterna alla città, la collocazione del tempio dedicato al dio Volcanus, così come riportato nel ''De Architectura'' di Marco Vitruvio Pollione:
{{q|Anche gli aruspici etruschi affermano nei loro libri sacri che i templi di Venere, Vulcano e Marte devono essere posti fuori delle mura, onde evitare che i giovani e le madri di famiglia si abituino ai piaceri di Venere, e per preservare la città dal pericolo di eventuali incendi evocando la potenza di Vulcano con riti e sacrifici celebrati fuori dal tessuto urbano. Infine essendo il tempio di Marte collocato fuori dalla cinta muraria non insorgeranno lotte intestine tra i cittadini, ma piuttosto esso fungerà da baluardo contro i nemici e preserverà la città dal pericolo di guerre.|Marco Vitruvio Pollione ''De Architectura'', I, 7,1; traduzione di Luciano Migotto. Pordenone, Edizioni Studio Tesi, 1990, pp. 54-5|Id autem etiam Etruscis haruspicibus disciplinarum scripturis ita est dedicatum, extra murum Veneris, Volcani, Martis fana ideo conlocari, uti non insuescat in urbe adulescentibus, seu matribus familiarum veneria libido, Volcanique vi e moenibus religionibus et sacrificiis evocata ab timore incendiorum aedificia videantur liberari. Martis vero divinitas cum sit extra moenia dedicata, non erit inter cives armigera dissensio sed ab hostibus ea defensa a belli periculo conservabit. |lingua=la}}