La religione romana/Le fabulae/Volcanus: differenze tra le versioni

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Il geografo greco antico Strabone (I sec.) narra<ref>V, 246.</ref> di un suo culto presso la Solfatara di Pozzuoli:
{{q|Subito sopra la città si estende l'''agorà'' di Efesto<ref>Detta in latino ''Forum Vulcani'', oggi conosciuta come "la Solfatara", cfr. nota 302, Anna Maria Biraschi, p. 179.</ref>, una pianura circondata tutt'intorno da alture infiammate, che hanno in molti punti sbocchi per l'espirazione a mo' di camini che mandano un odore piuttosto fetido; la pianura è piena di esalazioni di zolfo.|Strabone, ''Gheographikà'', V, 246 (V, 4, 6); traduzione di Anna Maria Biraschi in Strabone, ''Geografia. L'Italia''. Milano, Rizzoli, 2007, p. 179|ὑπέρκειται δὲ τῆς πόλεως εὐθὺς ἡ τοῦ Ἡφαίστου ἀγορά͵ πεδίον περικεκλειμένον διαπύροις ὀφρύσι͵ καμινώδεις ἐχούσαις ἀναπνοὰς πολλαχοῦ καὶ βρωμώδεις ἱκανῶς· τὸ δὲ πεδίον θείου πλῆρές ἐστι συρτοῦ.|lingua=grc}}
 
Allo stesso modo Plinio il Vecchio ci narra di fuochi spontanei che fuoriescono dalla terra: