La religione romana/Le fabulae/Volcanus: differenze tra le versioni

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Volcanus (anche ''Vulcanus'' o ''Volkanus''; Vulcano) è un antica divinità italica <ref>HJR OCD 2 p.2334</ref>, e comunque romana, del fuoco distruttore e divoratore sia dell'ambiente umano che in quello naturale<ref>HJR e Scheid, OCD4 p.23341563</ref>,. Il dio Volcanus fu veneratavenerato fin dalle origini dai Romani che gli dedicarono la festa dei ''Volcanalia'', (23 di agosto, mese ''Sextilis'', dopo mese ''Augustus'') e un tempio, il ''Volcanal'', collocato nell'''Area Volcani'' nel Foro Romano.
 
Il geografo greco antico Strabone (I sec.) narra<ref>V, 246.</ref> di un suo culto presso la Solfatara di Pozzuoli:
{{q|Subito sopra la città si estende l'''agorà'' di Efesto<ref>Detta in latino ''Forum Vulcani'', oggi conosciuta come "la Solfatara", cfr. nota 302, Anna Maria Biraschi, p. 179.</ref>, una pianura circondata tutt'intorno da alture infiammate, che hanno in molti punti sbocchi per l'espirazione a mo' di camini che mandano un odore piuttosto fetido; la pianura è piena di esalazioni di zolfo.|Strabone, V, 246 (V, 4, 6); traduzione di Anna Maria Biraschi in Strabone, ''Geografia. L'Italia''. Milano, Rizzoli, 2007, p. 179|ὑπέρκειται δὲ τῆς πόλεως εὐθὺς ἡ τοῦ Ἡφαίστου ἀγορά͵ πεδίον περικεκλειμένον διαπύροις ὀφρύσι͵ καμινώδεις ἐχούσαις ἀναπνοὰς πολλαχοῦ καὶ βρωμώδεις ἱκανῶς· τὸ δὲ πεδίον θείου πλῆρές ἐστι συρτοῦ.|lingua=grc}}
 
==Note==