Laboratorio di chimica in casa/Cloruro rameoso: differenze tra le versioni

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Il cloruro di sodio va aggiunto in quantità di 2:1 rispetto al CuSO<sub>4</sub>; un eventuale eccesso di Cl<sup>-</sup> solubilizzerebbe parte del CuCl formato. La reazione può essere velocizzata scaldando fino a ebollizione. Si consiglia di aggiungere anche qualche goccia di HCl per sciogliere l'eventuale patina di ossido presente sul rame (ciò è facoltativo, la reazione procederebbe anche senza aver rimosso la ruggine). <br />
Durante la reazione dovrebbero osservarsi tre cambiamenti: la soluzione di CuSO<sub>4</sub>, inizialmente azzurra, dovrebbe virare ad un intenso verde smeraldo dopo l'aggiunta dell'NaCl a causa della formazione di uno ione complesso: [[DCD/C#Cuprato|[CuCl<sub>4</sub>]<sup>2-</sup>]]. Una volta aggiunto il rame metallico e fatto bollire dovrebbe comparire del liquido marrone scuro in prossimità del rame. Questo è un altro complesso, che indica che il rame è stato ridotto a Cu(I) formando il complesso [[DCD/C#Cuprato|[CuCl<sub>3</sub>]<sup>2-</sup>]] (questa colorazione piòpuò non essere evidente se la soluzione è poco concentrata, poiché potrebbe formarsi un altro complesso, [CuCl<sub>2</sub>]<sup>-</sup>, sempre idrosolubile ma incolore). Nel frattempo la lastra di rame inizia ad assottigliarsi e a diventare di un opaco rosa salmone. <br />
Man mano che la reazione procede e che gli ioni Cu<sup>2+</sup> vengono ridotti, la soluzione dovrebbe diventare incolore, mentre sul fondo della provetta dovrebbe comparire un precipitato cristallino bianco luccicante: il cloruro rameoso. Esso è fortemente riducente, e potrebbe essersi in parte ossidato con l'ossigeno disciolto, diventando idrossido rameico Cu(OH)<sub>2</sub>. Questo può essere facilmente rimosso con una goccia di HCl, che però non va aggiunto in eccesso, altrimenti solubilizzerebbe anche CuCl. <br />
Una volta terminata la sintesi è possibile conservare CuCl filtrandolo e risciacquandolo con acqua. Esso va tenuto in un recipiente secco e senza aria per prevenirne l'ossidazione.