La religione greca/La religione greca nel periodo arcaico e classico/Il tempo sacro: calendario religioso e feste: differenze tra le versioni
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|'''7'''||Gamelione '''''Gamelión''''' (Γαμηλιών)||gennaio-febbraio||In questo mese si celebravano le feste "'''Gamelie'''" (Γαμηλία), feste private che coinvolgevano gli sposi novelli ed erano in onore di Era "Gamelia" (dea del matrimonio). Altra festa celebrata in questo mese, a partire dal 12º giorno e fino al 15°, erano le "'''Lenee'''" (Λήναια), in onore di Dioniso, qui appellato come Ληναῖος<ref>Da Diodoro Siculo (III, 62, 7) collegato al ληνός (torchio per l'uva).</ref>. Organizzate dal ''basilèus'', le Lenee consistevano in agoni teatrali e in una processione indirettamente collegata ai Misteri di Eleusi.
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|'''8'''||Antesterione '''''Anthestérion''''' (Ἀνθεστηριών)||febbraio-marzo||[[File:Greek - Red-Figure Chous with Eros - Walters 48206.jpg|right|
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|'''9'''||Elafebolione '''''Elaphebólion''''' (Ἑλαφηϐολιών)||marzo-aprile||Questo è il mese delle feste "'''Elafebòlie'''" (Ελαϕηβόλια) quando si celebrava Artemide ''Elaphebólos'' (Ἐλαϕηβόλος, "Cacciatrice di cervi"), festa anche in Iampoli (Υάμπολις, nella Focide)<ref>IG IX, 90, 3.</ref>. In questo mese, a partire dal 9º giorno e per la durata di quattro giorni, si festeggiavano le "'''Grandi Dionisie'''" (Διονύσια) (anche Dionisie cittadine), che dopo le Panatenee risultavano la più importante festa ateniese e che consistevano in un imponente corteo aperto da giovani vergini e in agoni poetici e teatrali. Le Grandi Dionisie onoravano Dioniso ''Eleuthereus'' (Ελευθέριος), culto introdotto ad Atene dopo l'annessione della città di Eleutere. Il 7° o l'8º giorno del mese, la statua lignea del Dio veniva condotta in un santuario presso l'Accademia per poi essere reintrodotta ad Atene con un corteo notturno alla luce delle fiaccole, questo per ricordare l'introduzione del suo culto nella città. Il 9 di ''Elaphebólion'' un imponente corteo sacro, consistente anche in "falloforie", introduceva nel santuario del Dio le vittime per i sacrifici e i coreghi (χορηγός ovvero i responsabili della ''coregia'', χορηγία, quella liturgia consistente nel finanziamento e nell'organizzazione della varie rappresentazioni ditirambiche e teatrali sacre e dei loro sacri agoni) incoronati e vestiti di porpora. Il primo giorno avevano luogo le esecuzioni ditirambiche, nei successivi tre giorni quelle teatrali (consistenti in tre tragedie e in una commedia).
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!colspan="3"|Primavera (Ἔαρ)||
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|'''10'''||Munichione '''''Munichión''''' (Μουνιχιών)||aprile-maggio||
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|'''11'''||Targelione '''''Thargelión''''' (Θαργηλιών)||maggio-giugno||In questo mese, il 6º e il 7º giorno, si celebravano le "'''Targelie'''" (θαργήλια), feste in onore di Apollo quando due uomini, uno in rappresentanza degli uomini e un altro in rappresentanza delle donne, assumevano su di sé tutte le colpe dei cittadini (acquisendo così lo stato di φαρμακός, uomo "magico") e quindi venivano condotti in corteo per la città e percossi, forse sui genitali, lungo il percorso con rami di albero di fico o porri e quindi espulsi come empi. Nello stesso giorno si celebravano sacrifici a Demetra Χλοη (Verde, Germogliata). Il giorno successivo si sacrificavano sette pani indicati come θαργήλοι, preparati con le primizie delle spighe, e offerti ad Apollo unitamente alla organizzazione di canti e musiche allo scopo di allontanare il male dalla città e dalle messi. Nello stesso mese, il 19º giorno, venivano celebrate le "'''Bendidie'''" (βενδίδεια) feste in onore di Bendis (Βενδῖς) la dea di origine tracia accolta ad Atene nel V secolo a.C. Tale festa prevedeva due cortei sacri, uno composto dai cittadini Ateniesi e l'altro da Traci, una corsa notturna a cavallo con le fiaccole e infine una veglia (παννυχίς).
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