Il buddhismo cinese/Le biografie/Buddhabhadra: differenze tra le versioni

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Nella capitale cinese non fu tuttavia bene accolto dagli allievi di Kumārajīva (344-413), decise quindi di accettare l'invito da parte di Huìyuan (慧遠, 334-416), il fondatore del monastero Dōnglín (東林) sul Monte Lu (anche Lúshān). Sul Monte Lu Buddhabhadra tradusse il ''Dharmatara-dhyāna-sūtra'' (達摩多羅禪經, ''Dámóduōluó chán jīng'', T.D. 618) probabile opera del suo maestro Buddhasena.
 
Nel 413 lascerà il Monte Lu per recarsi a Nanchino dove resterà fino al 429, anno della sua morte. A Nanchino Buddhabhadra tradurrà: il ''Móhēsēngqílǜ'' (摩訶僧祇律, Grande Canone delle Regole monastiche, sans. ''Mahāsāṃghikavinaya'', T.D. 1425), vinaya della scuola Mahāsāṃghika portato in Cina all'inizio del V secolo da Fǎxiǎn che lo aveva ottenuto a Pataliputra, lo ''Huāyánjīng'' (華嚴經, Sutra della ghirlanda fiorita di Buddha, sans. ''Avataṃsakasūtra'', T.D. 278) e, insieme a Fǎxiǎn, una breve versione del ''Mahāparinirvāṇa-sūtra'' (con il titolo di 大般泥洹經, ''Dà bān níhuán jīng'', Sutra mahayana del Grande passaggio al di là della sofferenza, T.D. 376).
 
Buddhabhadra svolse nella Cina meridionale quel ruolo di traduttore di testi buddhisti svolto nella Cina settentrionale da Kumārajīva.