Gli dèi della Grecia/I Titani/Kronos: differenze tra le versioni

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Zeus (vv.492-500) cresce in forza e intelligenza e infine sconfigge il padre Kronos facendogli vomitare <ref>In Apollodoro I,2,1 è Metis (Μῆτις), una delle oceanine e prima moglie di Zeus, a far somministrare a Kronos l'emetico che lo costrinse a vomitare i figli.</ref>gli altri figli che aveva divorato, e il primo oggetto vomitato da Kronos è proprio quella pietra che egli aveva inghiottito scambiandola per Zeus<ref>Pasuania, X, 24,6 testimonia di una "pietra sacra" collocata sul monte Parnaso, nei pressi della tomba di Neottolemo.</ref>. Quindi Zeus (vv.501-506) scioglie dalle catene i tre Ciclopi<ref>Vanno letti infatti come Brontes, Steropes e Arges: in tal senso, e tra gli altri, Arrighetti, p.347 e Cassanmagnago (89) p.936.</ref> così costretti dallo stesso Kronos, i quali lo ricambieranno consegnandogli il tuono, il fulmine e il lampo.
 
I versi 617-720 della ''Teogonia'' si occupano della Titanomachia, la lotta tra i titaniTitani residenti sul monte Othrys<ref>Collocato a sud del monte Olimpo e a nord della piana della Tessaglia.</ref> e gli dèiDei dell'Olimpo (figli di Kronos e di Rea): da dieci anni la lotta tra i due schieramenti prosegue incerta quando Zeus, su consiglio di Gaia, libera i tre Centimani precedentemente costretti nella terra da Urano e, dopo averli rifocillati con nettare e ambrosia, li coinvolge nella battaglia che diverrà così decisiva e si concluderà con la sconfitta dei titaniTitani e la loro segregazione nel Tartaro, chiuso da mura e da porte di bronzo costruite appositamente da Posidone e guardati a vista dagli stessi tre Centimani.
 
====Gli uomini al tempo di Kronos====