Gli dèi della Grecia/Chaos: differenze tra le versioni

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{{Quote|Il Caos è dunque emissione e secrezione verso gli elementi. Alcuni lo dicono acqua, altri aria (...) ''"Venne all’esistenza lo Spazio beante": Chaos è in rapporto a riversarsi; è un luogo vuoto che sta tra terra e cielo; infatti è venuto all’esistenza dall’invisibile''.|''Scolii a Esiodo, Teogonia'', v. 116 Traduzione di Cesare Cassanmagnago. ''Op.cit'', p.493)}}
 
Quello che Esiodo chiama "Chaos" non coincide quindi con quello che i filosofi a lui successivi indicarono come il principio eterno e divino di tutte le cose, l'<nowiki></nowiki>''arché''<ref>Cfr. Simplicio, ''Commento alla Fisica di Aristotele'' XXIV, 15 e CL, 23</ref>, ma solo che venne ad essere prima delle altre cose.
 
Da notare che nella teogonia orfica riportata da Eudemo da Rodi<ref>Cfr. fr. 150 ; DK I 6,14-18; Kern OF 58-61; Colli 4 [B 9]a.</ref> e dal Papiro di Derveni<ref>Cfr. 9 e sgg.</ref> in principio è la Notte (''Nyx'') e non Chaos. Mentre nella teogonia di ispirazione orfica riportata da Aristofane in ''Gli uccelli''<ref>Cfr. 693 e sgg.</ref> Chaos è all'origine unitamente a Erebo, Notte e Tartaro.