La religione greca/Le religioni egee: differenze tra le versioni

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[[File:Sarcophage haghia triada gazette beaux arts.jpg|150px200px|thumb|Particolare del sarcofago di Agía Triáda conservato presso il Museo archeologico di Iraklio. La scena a sinistra del sarcofago rappresenta una processione sacrificale: le donne, seguite da una suonatrice di cetra, portano dei recipienti il cui contenuto è versato nel bacile posto tra due colonne sormontate da asce bipenni, su cui si sono posati degli uccelli. Gli uccelli sono una ierofania delle divinità<ref>Cfr. Walter Burkert. ''Op.cit.'' p. 112</ref>.]]
[[File:Sarcophagus AT 1.jpg|150px200px|thumb|Particolare del sarcofago di Agía Triáda conservato presso il Museo archeologico di Iraklio. La scena rappresenta il sacrificio di un toro da parte di una sacerdotessa ricoperta con una gonna di pelle. Dietro il corteo, un suonatore di flauto accompagna il rito. Secondo Nanno Marinatos<ref>cfr. Nanno Marinatos. ''Op.cit.'' pagg. 39-40</ref>, il santuario posto di fronte alla sacerdotessa è un edificio con un cancello sormontato da corna. Sopra la porta sporge un albero sacro che, evidentemente, era al centro della funzione religiosa prendendo il posto di una statua. Se il visitatore cammina intorno al sarcofago e guarda il lato più corto dello stesso, noterà che gli dèi sono rappresentati da due donne che giungono al santuario per mezzo di un carro trainato da un grifone. Il santuario rappresentato dall'albero ha la funzione equivalente di un tempio, ovvero abitazione del dio.]]
[[File:AMI - Goldene Doppelaxt.jpg|150px200px|thumb|Asce bipenni dorate di età minoica rinvenute a Creta e conservate presso il Museo archeologico di Iraklio. Il simbolo dell'ascia bipenne indica il potere di uccidere. L'ascia è infatti lo strumento cultuale per l'uccisione del toro. Le asce riportate nella foto hanno una mera funzione votiva, essendo inadatte come strumento sacrificale; in ambito minoico esse sono collegate alla divinità femminile che ne impugna una per mano agitandole<ref>Walter Burkert. ''Op.cit.'' pagg.118-9.</ref>]]
[[File:Lerna1.JPG|thumb|150px200px|Interno della Casa delle tegole rinvenuta a Lerna (Argolide), violentemente distrutta intorno al 2100 a.C.]]
 
[[File:P1010629 crop.png|150px200px|thumb|right|L'"anello d'oro di Isopata", conservato presso il Museo archeologico di Iraklio. Questo anello è, secondo gli studiosi<ref>Walter Burkert. ''Op.cit.'' p. 121.</ref>, una prova evidente del ruolo dell'esperienza estatica con la ierofania dall'alto nella religione minoica. Quattro donne festosamente vestite danzano in mezzo ai fiori, mentre una figura più piccola, in alto a sinistra, diversamente vestita, si libra nell'aria. A seguito della danza sacra si manifesta la divinità stessa.]]
[[File:Snake Goddess Crete 1600BC.jpg|150px200px|thumb|right|La Dea dei serpenti, divinità domestica, statua rinvenuta a Creta. Secondo sir Arthur J. Evans<ref>Cfr. Arthur J. Evans. ''The Palace of Minos: A Comparative Account of the Successive Stages of the Early Cretan Civilization as Illustrated by the Discoveries at Knossos''. 4 voll. Londra, 1921–1936.</ref> (1851-1941) tale immagine rappresenterebbe la Grande Madre, culto centrale della religione minoica. Se nella successiva religione greca i serpenti saranno collegati ai culti Divinità ctonie|ctoni degli dèi degli inferi, degli eroi e dei morti, nella cultura religiosa minoica il "serpente" ha il ruolo di protettore della casa<ref>Walter Burkert. ''Op.cit.'' p. 105.</ref>.]]
[[File:Guerriero miceneo.jpg|150px200px|thumb|Particolare di un "kratér" (κρατήρ ) rinvenuto a Micene, e risalente al XII secolo a.C., che raffigura un guerriero miceneo armato in modo completo (Museo archeologico nazionale di Atene).]]
[[File:Mask of Agamemnon - Mycenaean gold masks in the National Archaeological Museum of Athens.jpg|150px200px|right|thumb|Maschera funeraria micenea risalente al XVI secolo a.C. detta di "maschera di Agamennone", oggi conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene. Questa maschera raffigura il volto di un uomo con barba. È costituita da una lamina d'oro con dettagli a sbalzo: i due fori presenti vicino alle orecchie indicano che la maschera veniva fermata sopra il volto del defunto per mezzo di una corda sottile.]]
 
Con l'espressione "religioni egee" si indicano quelle religioni proprie delle civiltà dell'area egea, minoica e micenea<ref>{{quote|The Aegean world is composed of three distinctive regions, all located at the Eastern edge of the Mediterranean: the island of Crete, the mainland of Greece, and the islands between the mainland and the coast of Anatolia. The people of the mainland, the Mycenaeans, were Greek-speaking. The inhabitants of the island of Crete were the Minoans, who spoke an as yet undeciphered language. The islanders were apparently non-Greek, and fell into the political and cultural orbit of the Minoans and later the Mycenaeans in the second millennium BCE. The Aegeans shared many cultural traits with the Near East, but retained a distinctive regional character. The Minoans and Myceneans had palace cultures shortly after 2000 BCE, but for the people of the islands, no such claim can be made.|Olivier Pelon e Nanno Marinator, ''Agean Religions'' in ''Encyclopedia of Religion'' vol.1 NY, Macmillan, 2005, pagg. 37-49. }}</ref>.