Costigiola/Biancospino: differenze tra le versioni

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[[File:Crataegus monogyna egybigés galagonya.jpg|thumb|left|Biancospino (''Crataegus monogyna'')]]
Il '''[[w:biancospino|biancospino]]''' è un arbusto o alberello molto ramificato e dotato di spine, appartenente alla famiglia delle [[w:Rosaceae|Rosacee]]. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di boscaglia e dai cespugli, in terreni prevalentemente calcarei. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.500 metri.
 
== Come posso riconoscere questa pianta? ==
E' facile riconoscerla per la fioritura primaverile e per i frutti autunnali. Poiché vi sono altri alberi rustici con i fiori bianchi, attenzione alle foglie e alle piccole spine.
 
La pianta può raggiungere altezze comprese tra i 50 centimetri ed i 6 metri. Il fusto è ricoperto da una corteccia compatta e di colore grigio. I rami giovani sono dotati di spine che si sviluppano alla base dei rametti brevi. Le foglie sono lunghe 2-4 centimetri, dotate di picciolo, di forma romboidale ed incise profondamente. L'apice dei lobi è dentellato.
 
In marzo-aprile compaiono i fiorellini bianchi, sfumati di rosso e dolcemente profumati, raggruppati in [[w:corimbo|corimbi]], che contengono circa 5-25 fiori, con i petali di colore bianco-rosato lunghi 5 o 6 millimetri.
Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di boscaglia e dai cespugli, in terreni prevalentemente calcarei. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.500 metri.
 
I frutti maturano a settembre-ottobre, sono ovali, piccoli pomi di forma tondeggiante, rossi e con un nocciolo che contiene il seme; sono assai apprezzati dai passeracei, merli, tordi e cornacchie.
 
== Come viene utilizzata? ==
Il legno, denso e pesante, è un apprezzato combustibile.
 
Un tempo, in diverse regioni italiane, il biancospino veniva utilizzato per creare siepi e delimitare i confini tra i poderi: in ragione delle spine e del fitto intreccio dei rami la siepe di biancospino costituiva una barriera pressoché impenetrabile. Attualmente l'esigenza di non rendere difficoltosa la circolazione dei mezzi agricoli meccanici ha determinato la quasi totale scomparsa delle siepi di biancospino aventi quella funzione.
 
I frutti del biancospino sono commestibili ma insipidi e farinosi, per cui di solito non vengono mangiati freschi; essi comunque sono comunque ricchi di vitamine B1, B2, C, di sostanze zuccherine, sali minerali e acido malico responsabile del sapore acidulo; possono quindi essere lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. Data la loro consistenza, è meglio utilizzarli sempre in associazione con altri frutti di bosco.
 
== Dove lo trovi a Costigiola ==
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=== Primavera ===
[[File:Common_hawthorn_flowers.jpg|thumb|left|Fiori]]
Goditi la bellezza della fioritura e scopri le piante nei vari punti al limite del bosco.
 
In marzo-aprile compaiono i fiorellini bianchi, sfumati di rosso e dolcemente profumati, raggruppati in [[w:corimbo|corimbi]], che contengono circa 5-25 fiori, con i petali di colore bianco-rosato lunghi 5 o 6 millimetri.
 
=== Autunno ===
[[File:Crataegus-monogyna-frugt.JPG|thumb|left|Frutti]]
Raccogli i frutti e utilizzali insieme alle more per una marmellata.
 
I frutti maturano a settembre-ottobre, sono ovali, piccoli pomi di forma tondeggiante, rossi e con un nocciolo che contiene il seme; sono assai apprezzati dai passeracei, merli, tordi e cornacchie.
 
== Che cosa si mangia oggi? ==
 
I frutti sono commestibili ma insipidi e farinosi, per cui di solito non vengono mangiati freschi; essi comunque sono ricchi di vitamine B1, B2, C, di sostanze zuccherine, sali minerali e acido malico responsabile del sapore acidulo; possono quindi essere lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. Data la loro consistenza, è meglio utilizzarli sempre in associazione con altri frutti di bosco.
 
== Utilità e curiosità ==
 
Il legno, denso e pesante, è un apprezzato combustibile.
 
Un tempo, in diverse regioni italiane, il biancospino veniva utilizzato per creare siepi e delimitare i confini tra i poderi: in ragione delle spine e del fitto intreccio dei rami la siepe di biancospino costituiva una barriera pressoché impenetrabile. Attualmente l'esigenza di non rendere difficoltosa la circolazione dei mezzi agricoli meccanici ha determinato la quasi totale scomparsa delle siepi di biancospino aventi quella funzione.
 
;Nella farmacologia popolare
 
== Riferimenti ==
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[[Categoria:Costigiola/Piante| ]]
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