Utente:Riccardo Rovinetti/Sandbox 30: differenze tra le versioni

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Essi possono limitarsi ad appaiare gli elettroni che si trovano spaiati nel loro guscio di valenza:
 
{| align="center" width="700px"
{{Tripla immagine|center|Fluoruro di cloro Lewis.png|200|Acqua Lewis.png|200|Carbon-dioxide-octet-Lewis-2D.png|200|A sinistra la struttura di Lewis dell'ossigeno molecolare, al centro quella dell'acqua e a destra quella dell'anidride carbonica.}}
|-
|[[File:Fluoruro di cloro Lewis.png|150px]]||[[File:Acqua Lewis.png|200px]]||[[File:Carbon-dioxide-octet-Lewis-2D.png|200px]]
|- style="text-align:center"
|colspan="3"|''Formule di Lewis del [[w:Fluoruro di cloro|fluoruro di cloro]], dell'[[w:Acqua|acqua]] e dell'[[w:Anidride carbonica|anidride carbonica]]''
|}
 
Generalmente gli elementi rappresentativi tendono a mettere in compartecipazione tutti i loro elettroni spaiati, poiché gli orbitali senza elettroni lasciano spazio ad altri elettroni che vi cadono per l'attrazione elettrostatica del nucleo. Il numero di orbitali nel guscio di valenza di un elemento rappresentativo è 4, e di conseguenza essi tenderanno a raggiungere il numero di 8 elettroni in esso; per questo motivo tale consuetudine è chiamata '''regola dell'ottetto''' (anche se esistono numerose eccezioni, per esempio l'intero blocco dei metalli di transizione).
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[[File:Idratazione SO3.png|center|1000px]]
 
AtomiUn'ultimo dato importantissimo da tenere a mente è che <u>atomi di elementi diversi attraggono i propri elettroni con forze diverse</u>. Nel capitolo precedente si è paragonato il legame chimico ad un tiro alla fune, e infatti gli atomi tendono ad attirare verso di sé gli elettroni. Ma come spesso accade anche nel tiro alla fune, ci sono atomi che esercitano un'attrazione maggiore di altri sugli elettroni di legame.<br />
==L'elettronegatività==
Tale forza di attrazione si chiama '''elettronegatività''' ed è uno dei valori generalmente riportati sulle tavole periodiche:<ref>Esistono tanti modi per misurare questa forza e perciò nella storia sono state stilate diverse liste di valori di elettronegatività degli elementi. Quella comunemente usata è quella di [[w:Linus Pauling|Linus Pauling]], tabulata nella tavola periodica sopra riportata. Essa è un valore adimensionale (cioè un numero, senza unità di misura) che esprime la forza con cui un nucleo tende ad attrarre un elettrone cedutogli dall'esterno.</ref>
Atomi di elementi diversi attraggono i propri elettroni con forze diverse. Nel capitolo precedente si è paragonato il legame chimico ad un tiro alla fune, e infatti gli atomi tendono ad attirare verso di sé gli elettroni. Ma come spesso accade anche nel tiro alla fune, ci sono atomi che esercitano un'attrazione maggiore di altri sugli elettroni di legame.<br />
Tale forza di attrazione si chiama '''elettronegatività''' ed è uno dei valori generalmente riportati sulle tavole periodiche:<ref>Esistono tanti modi per misurare questa forza e perciò nella storia sono state stilate diverse liste di valori di elettronegatività degli elementi. Quella comunemente usata è quella di Linus Pauling, tabulata nella tavola periodica sopra riportata. Essa è un valore adimensionale (cioè un numero, senza unità di misura) che esprime la forza con cui un nucleo tende ad attrarre un elettrone cedutogli dall'esterno.</ref>
 
[[File:Electronegative.jpg|center|800px]]
 
QuandoLa duedifferenza elementi aventidi elettronegatività diverse si uniscono uno dei due tende ad attrarre di più l'elettrone dell'altro. Ciò conferisce ai due elementi legati una caratteristica fondamentale: lo '''stato di ossidazione'''.<br />
Tale valore indica il numero di elettroni che l'atomo ha acquistato o ceduto nel legame (anche se i due elementi li stanno comunque mettendo in compartecipazione).
 
[[File:Stati di ossidazione.png|center|800px]]
 
Questa caratteristica è fondamentale in chimica, sia perché sta alla base della nomenclatura tradizionale usata dai chimici, sia perché le proprietà chimiche di un atomo variano a seconda dello stato di ossidazione in cuiche si trovaritrova nellain una molecola: una volta ceduti dei suoi elettroni avrà una certa tendenza a sottrarli ad altri atomi più "deboli", mentre quando ne avrà acquistati tanti sarà più soggetto a cederne ad altri più "forti"; inoltre più un legame è ''polare'' più gli elettroni saranno sbilanciati nella molecola. questoQuesto significaprovoca la polarizzazione del legame, cioè la carica positiva e quella negativa del nucleo e degli elettroni che gli orbitano attorno si ritrovano in due punti opposti, come in una calamita, e se laqueste distribuzionecariche dellanon caricasono elettricaperfettamente bilanciate nella molecola nonil ècampo bilanciataelettromagnetico può espandersi andando ad attrarre altre molecole vicine, essafacendole risulteràaggregare polarizzataper comedare alla sostanza una calamitacerta densità, una consistenza solida o liquida ed altre caratteristiche chimico-fisiche.
 
==Note==