Utente:Riccardo Rovinetti/Sandbox 30: differenze tra le versioni

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Atomi di elementi diversi attraggono i propri elettroni con forze diverse. Nel capitolo precedente si è paragonato il legame chimico ad un tiro alla fune, misuratee dainfatti unagli scalaatomi dettatendono dell''''elettronegatività'''ad attirare verso di sé gli elettroni. Ma come spesso accade anche nel tiro alla fune, riportataci susono tutteatomi leche tavoleesercitano periodicheun'attrazione maggiore di altri sugli elettroni di legame.<br />
Tale forza di attrazione si chiama '''elettronegatività''' ed è uno dei valori generalmente riportati sulle tavole periodiche:
 
 
[[File:Electronegative.jpg|center|800px]]
 
Esistono tanti modi per misurare questa forza e perciò nella storia sono state stilate diverse liste di valori di elettronegatività degli elementi. Quella comunemente usata è quella di Linus Pauling, tabulata nella tavola periodica sopra riportata. Essa è un valore adimensionale (cioè un numero, senza unità di misura) che esprime la forza con cui un nucleo tende ad attrarre un elettrone cedutogli dall'esterno.
 
Quando due elementi aventi elettronegatività diverse si uniscono uno dei due tende ad attrarre di più l'elettrone dell'altro. Ciò conferisce ai due elementi legati una caratteristica fondamentale: il '''numero di ossidazione'''. Tale valore indica il numero di elettroni che l'atomo ha acquistato o ceduto nel legame (anche se i due elementi li stanno comunque mettendo in compartecipazione).
 
[[File:Stati di ossidazione.png|center|800px]]
 
==Note==