Sloveno: differenze tra le versioni

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Si deve a Primož Trubar il primo libro, ''Katekizem'' (1550), seguito dall' ''Abecednik'' (1550). Il ''Katekizem'' è la spiegazione di alcuni punti di vista luterani, mentre l' ''Abecednik'' insegna a leggere. Jurij Dalmatin tradusse la Bibbia (1583) e Adam Bohorič compilò la prima grammatica della lingua slovena (1584). Questi e tutti i libri protestanti che seguirono, furono sistematicamente distrutti o pubblicamente bruciati durante gli anni della Controriforma 1600-1603. Furono salvati solo alcuni esemplari della Bibbia che i sacerdoti potevano leggere previa dispensa papale.
 
Questa brutale interruzione dell'attività letteraria fu un grave colpo per lo sviluppo della lingua, tanto più che i controriformisti non si servirono della stampa per divulgare le proprie idee. Bisognò attendere fino all'anno 1744 per ristampare la grammatica di Bohorič, dopodichèdopodiché l'attività letteraria riprese, ma gli scrittori non avevano alcun testo letterario - tranne la vecchia Bibbia di Dalmatin - con cui confrontare i propri dialetti.
 
Solo con l'Ottocento la lingua si consolidò per merito di Jernej Kopitar, Matija Čop e altri. Nacquero i primi grandi autori, tra i quali spicca France Prešeren. Alla fine del secolo si ebbero molti scrittori e poeti di talento, e nel primo ventennio del Novecento furono attivi Oton Župančič e Ivan Cankar, ritenuti i massimi esponenti rispettivamente della poesia e della prosa slovena. La lingua in cui si esprimono è la base sui cui poggia tutta la produzione letteraria del secolo scorso.