Puttanieri di quell'ignobile taverna nove colonne oltre il tempio dei Dioscuri, credete d'avere l'uccello solo voi, di poter fottere le donne solo voi, considerandoci tutti cornuti? O forse perché sedete cento o duecento in fila come tanti idioti, non credete che potrei incularvi tutti e duecento? Credetelo, credetelo: su ogni muro qui fuori scriverò che avete il culo rotto. Fuggitami dalle braccia, la donna mia, amata come amata non sarà nessuna, anche lei, che mi costrinse a tante battaglie, siede tra voi. E come se ne foste degni la chiavate tutti e non siete, maledetti, che mezze canaglie, puttanieri da strada: tu più di tutti, tu Egnazio, capellone modello, nato fra i conigli della Spagna, che ti fai bello di una barba incolta e di denti sciacquati con la tua urina.