Storia di Roma/Da Pompeo a Cesare: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Pompei Magnus Antiquarium.jpg|thumb|Busto di Pompeo]]
Dopo la morte di Silla nel 78 a.C. i conflitti tra le varie classi romane continuarono; infatti la dittatura silliana non era riuscita a porre rimedio alla grave crisi ed il suo dominio dittatoriale
Negli anni successivi alla morte di Silla, gli ultimi seguaci di Mario si erano rifugiati in Spagna organizzando un governo indipendente, guidati da [[w:Quinto Sertorio|Quinto Sertorio]]. A sconfiggerlo pensò [[w:Gneo Pompeo Magno|'''Gneo Pompeo''']], nel 72 a.C., e sedò anche la rivolta di [[w:Spartaco|Spartaco]] (una rivolta di schiavi che da un paio d'anni incrinava la solidità dell'esercito romano e l'ordine nella penisola italica) nel 71 a.C.
Nel frattempo a Roma i silliani si erano avvicinati alle classi dei cavalieri e dei popolari, permettendo così il consolato a Pompeo e [[w:Marco Licinio Crasso (console 70 a.C.)|'''Licinio Crasso''']], il più importante dei rappresentanti dei cavalieri. Al termine del consolato, nel 67 a.C. Pompeo ottenne un '''imperium extraordinarium''' (comando straordinario) della durata di tre anni, esteso a tutto il Mediterraneo per combattere i pirati, che con l'appoggio di Mitridate (con cui Silla aveva stipulato un trattato di pace anni addietro) minacciavano i trasporti marittimi e i rifornimenti di viveri a Roma.<br />
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