Chimica per il liceo/Nomenclatura chimica: differenze tra le versioni

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Al nome del composto va fatto seguire un attributo formato dal nome del non metallo e dal suffisso -ica se il composto ha un solo numero di ossidazione. Ad esempio il carbonio (n.o. C = +1) forma l'anidride carbonica o diossido di carbonio CO<sub>2</sub> . Se invece l’elemento ha due numeri di ossidazione, il suffisso diventa -oso o –osa nel caso in cui il composto abbia il n.o. più basso ed –ico o –ica nel caso in cui il composto abbia il n.o. più alto (lo zolfo ad esempio forma l’anidride solforosa SO<sub>2</sub> quando il n.o. è +4 e l’anidride solforica SO<sub>3</sub> quando il n.o. è +6). Per quanto riguarda gli elementi con n.o. ≥ 2 è necessario utilizzare i suffissi –oso (o –osa) ed –ico (o –ica) per i composti con i due n.o. intermedi mentre negli altri composti si utilizza il prefisso ipo- e il suffisso -oso (o –osa) per il n.o. più basso o il prefisso per- e il suffisso -ico (o -ica) per il n.o. più alto: ad esempio il cloro forma l’anidride ipoclorosa Cl<sub>2</sub>O con n.o.Cl=+1 o l’anidride perclorica Cl<sub>2</sub>O<sub>7</sub> con n.o.Cl=+7.
 
<small>'''MINITEST'''</small>
 
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{==== Composti xxx: xxxx yyyyy ====}
 
{
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{ triossido di diazoto (i) }
 
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{==== Composti xxx: xxxx yyyyy ====}
 
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