Piemontese/Letteratura: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Toislex (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Toislex (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 8:
[[File:Casale Monferrato stazione treni 2.jpg|left|210px]]
[[File:Alessandria_piazzaduomo.jpg|left|210px]]
[[File:Fiat Viberti Monotral CV61 Porte Aperte Torino Ponte Mosca 12.06.2011.jpjpg|left|210px]]
 
La prima testimonianza della formazione del volgare piemontese è ritrovata nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vercelli ed è un mosaico del pavimento risalente al 1040. La seconda in ordine di tempo è l'iscrizione simile del 1106 nella Chiesa di Sant'Evasio a Casale. La prima testimonianza consistente sono i "Sermon Supalpengh" (Sermoni Subalpini) del 1150, conservati nella Biblioteca Nazionale di Torino, sono ventidue sermoni completi come commento alla liturgia, scritti come testo didattico per le scuole che formavano i cavalieri templari (erano molti i templari piemontesi di stanza lungo la Via Francigena). Nel XII e XIII secolo presso le corti dei Marchesi di Saluzzo, Monferrato e Savoia, come presso le corti francesi, vengono accolte schiere di cantastorie chiamati "trovatori" che cantavano sui temi dell'amore cortese. L'unico cantastorie piemontese di cui ci sono arrivate delle opere è Nicolet ëd Turin<ref>http://wikisource.org/wiki/Gian_d%27Albisson_e_Nicolet_%C3%ABd_Turin</ref><ref>http://wikisource.org/wiki/Gon_%C3%ABd_San_Sirch_e_Nicolet_%C3%ABd_Turin</ref>. Nei secoli successivi il piemontese inizia ad affermarsi come lingua amministrativa al posto del latino usato fino ad ora. Oltre alla letteratura religiosa quindi, vengono scritti in piemontese anche documenti ufficiali come atti notarili, carte commerciali, statuti<ref>http://wikisource.org/wiki/Statut_dla_Compan%C3%ACa_%27d_Sant_Gi%C3%B2rs_a_Cher</ref> di corporazioni e confaternite e brani storici. Si sviluppa anche il teatro piemontese, pricipalmente con argomento religioso, le opere religiose più famose sono "Ël Gelind", rappresentato ogni anno ad Alessandria da secoli, e "La Natività".