Piemontese/Letteratura: differenze tra le versioni
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Ma già a fine Ottocento inizia a emergere un fattore che via via si ingigantirà sempre di più: autori come Arigh Frusta si rivendicano: non si sentono più al sicuro come piemontesi in Piemonte, sentono l'arrivo dell'italiano e Torino declassata a provincia di confine come minacce alla loro identità. Ancora sentono la forte necessità di preparare la lingua a resistere alla minaccia: L'Aso e Ij Brandè sono riviste e giornali pubblicati per anni interamente in piemontese. Pinin Pacòt porta avanti nella prima metà del Novecento intensi studi filologici e si codifica con maggiore precisione grafia e grammatica. Questa corrente, che si può definire "della decadenza" dura ancora oggi e raccoglie tutta la produzione più elevata in lingua piemontese. Il filone si è adattato e potenziato con i riferimenti ai fatti che hanno rapidamente deteriorato l'identità piemontese come l'Unità d'Italia, il fascismo e la massiccia immigrazione nel periodo del Miracolo economico. Tòni Baudrìe ed altri hanno riscoperto e usato nei loro componimenti parole difficili, ripulendo la lingua dall'influenza italiana per rivendicarne l'originalità. Parallelamente sono andate avanti le pubblicazioni e le rappresentazioni di commedie in lingua, nei teatri e nelle televisioni locali, e anche le raccolte di racconti, proverbi e saggi letterari. La musica è per lo più goliardica e folcloristica e non ha più spessore letterario, come invece potevano avere i testi di Gipo Farassino. È al momento disperso il genere del romanzo, che vede solo rare traduzioni di classici stranieri.
===Antologia di opere consultabili - Archeujta d'euvre
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*[http://wikisource.org/wiki/Category:Piemont%C3%A8is Wikisource Piemontese/Wikisorgiss piemontèisa]
[[Categoria:Piemontese|Letteratura]]
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