Fotografia: differenze tra le versioni

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L'apertura del diaframma, visualizzata nella ghiera di selezione dei vecchi obiettivi meccanici e negli lcd delle macchine di nuove generazione con un numero preceduto dalla lettera f, indica il rapporto fra la lunghezza focale e il diametro del foro stenopeico di creato dalle lamelle dell'obiettivo stesso, i valori sono inversamente proporzionali alla quantità di luce che giungerà alla nostra pellicola/sensore; ad esempio un valore relativamente basso come f2,8 permetterà una luce maggiore di un valore f5,6.
Essendo un numero indicativo relazionato anche alla lunghezza focale è da chiarire che a focali differenti corrisponderà anche una "luminosità differente" ad esempio, in f2,8 a 17mm la luce entrata sarà superiore piuttosto che a 200mm
Gli effetti derivati dalla selezione di differendidifferenti aperture di diaframma sono molteplici:
In linea primaria un'apertura maggiore (numero più piccolo) ha l'effetto di ridurre la profondità di campo, tale effetto di riduzione della zona nitita è tanto maggiore quanto il soggetto è vicino e la focale è lunga, ad esempio alla stessa apertura, un soggetto a 1 metro con focale 17mm avrà una profondità di campo maggiore rispetto ad uno ripreso con focale 50mm (obiettivo "normale" ottimo con gli 85mm per la ritrattistica)
in secondo luogo una più grande apertura consente di accorciare i tempi di esposizione, facendo entrare più luce sul sensore.