Propulsione aerea/Capitolo XIV°: differenze tra le versioni

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==I razzi==
Tutti i dispositivi finora esaminati fanno ricorso all'aria atmosferica ([[w:esoreattore|esoreattori]]); da essa traggono il comburente e di essa si servono per suscitare le azioni propulsive nei modi esaminati.<br />
I razzi invece sono dispositivi a getto che non fanno ricorso all'aria ([[w:endoreattore|endoreattori]]); le sostanze propellenti sono portate tutte dal mobile e la spinta è ottenuta direttamente tramite l'espulsione ad alta velocità dei prodotti gassosi prodotti dalle trasformazioni fisico-chimiche delle sostanze propellenti.<br />
Mentre quindi le caratteristiche dei dispositivi già esaminati dipendono dalle condizioni dell'aria circostante, il razzo ne è indipendente e può operare in ogni ambiente liuquido o gassoso; il ricorso al razzo è poi inevitabile in ambienti molto rarefatti e nel vuoto; l'astronautica deve quindi, per necessità, servirsi esclusivamente del razzo.<br />
Come propellenti si possono impiegare sostanze solide, liquidi o loro combinazioni; di regola non vengono impiegati gas per ragioni di ingombro.<br />
Il razzo con polvere nera era noto ai cinesi sin dal secolo 12°; nel Medio Evo ed in epoche recenti il razzo è stato impiegato come arma bellica, incendiaria ed esplosiva.<br />
Poiché il mobile deve portare con se tutta la materia da eiettare, risulta intuitivo che i velivoli a razzo hanno limitate autonomie orarie con prestazioni particolari (salita rapidissima, accelerazioni tangenziali elevate) per scopi particolari.
{{Avanzamento|0%|27 gennaio 2014}}