Propulsione aerea/Capitolo XII°: differenze tra le versioni

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==Il postbruciatore==
[[File:Postbruciatore.png|right|350px]]<br />
Nei turbogetti la spinta è limitata dalla temperatura massima sopportabile dalle palette della turbina; si è isto che per mantenere detta temperatura entro limiti compatibili con la sicurezza e la durata necessitano forti eccessi di aria, circa il '''300÷400 %''' rispetto al minimo stechiometrico; nell'ugello di efflusso il gas contiene quindi grandi quantità di ossigeno ad alta temperatura. L'idea di incrementare la spinta utilizzando questo ossigeno libero mediante combustione supplementare ha portato alla realizzazione del post bruciatore (afterburner degli Anglosassoni) consistente essenzialmente in un autoreattore montato in serie con un turbogetto ed alimentato dai gas scarico di questo (fig.77); la velocità di efflusso del turbogetto è uguale a quella di alimentazione dell'autoreattore.<br />
[[File:Fasi dispositivo tirbogetto con postbruciatore.png|right|350px]]
 
 
Consideriamo il dispositivo ideale senza perdite e rappresentiamo le varie fasi sul solito piano '''i,S''' (fig.78); '''0-0<sub>a</sub>''' è la isoentropica di autocompressione; '''0<sub>a</sub>-1''', l'isoentropica della compressione meccanica; '''1-2''' l'isobara con l'introduzione del calore sino alla temperatura '''T<sub>2</sub>''' compatibile con il materiale delle palette; '''2-3''' l'isoentropica di espansione sino alla pressione '''P<sub>0</sub>'''.<br />
La velocità di efflusso ideale '''v''' corrisponde al salto di entalpia '''C-A''' corrispondente al segmento '''3<sub>a</sub>-3'''.<br />
Si è giunti adesso all'imbocco dell'autoreattore che viene alimentato dal getto a velocità '''v'''. pressione '''p<sub>0</sub>''', temperatura '''T<sub>3</sub>''' e densità '''ρ<sub>3</sub>'''.