Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-5: differenze tra le versioni

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I Tedeschi scoprirono di essere stati battuti dai Sovietici quando vennero catturati i fucili semiautomatici Tokarev; essi avevano un meccanismo di ripetizione molto migliore e semplificato, e si scoprì che era adattabile al Gewher 41: subito ne nacque il '''Gewher 43''', che accompagnò i Tedeschi nella fase discendente della loro disgraziata guerra sul Fronte Orientale. Fu un compagno fedele per il soldato tedesco, anche come arma per tiratori scelti; i fanti che n'ebbero un'alta impressione, a tutti gli effetti si trattava del sistema sovietico adattato alla produzione tedesca. Si cercò di semplificare al massimo la produzione, fino al Karabiner 43 del 1944, accorciato tra l'altro di 5 cm; erano spesso presenti calci in plastica o legno compensato. Per dare una differenza tra il mod 41 e il 43 ecco i dati: nel primo caso, lunghezza di 1,124 m e canna da 54,9 cm; nel secondo 1,117 e 54,9 cm; ma il peso era di 5,03 contro 4,4 kg. Il caricatore era ad astuccio sotto la canna, da 10 colpi.
 
Ma in quel mondo strano ch'era la Germania nazista, le forze armate tedesche erano divise da inimicizie che difficilmente si potevano sospettare a vederle tutte unite nelle campagne della Blitzkrieg. Eppure, la peggior rivalità che si sviluppò fu proprio quella tra Luftwaffe e Heer all'interno della Wermarcht. Ora, la prima era venuta a sapere che la seconda stava costruendo un fucile semiautomatico, e naturalmente non volle essere da meno. Così la Rheinmetall progettò un'arma che fosse capace di erogare fuoco automatico, ma attenzione, questo significa tiro a raffica e non a colpo singolo. Per resistere alle sollecitazioni delle raffiche, in genere si adotta una munizione di media potenza, anche se l'esempio di armi come l'M14 e il 'fratello' BM59 (entrambi derivati dal Garand: è abbastanza facile trasformare qualunque arma semiautomatica in automatica) dimostra che volendo la cosa 'si può fare', ma non è certo l'ideale anche per la dotazione di munizioni ad alta velocità che normalmente il fante porta con sé, piuttosto bassa.
 
In ogni caso, il proiettile venne scelto ancora tra quelli ad alta velocità, la solita munizione da 7,92 mm. Nonostante questo, nonostante il requisito di fuoco automatico e nonostante la richiesta per le unità paracadutiste, interessate a materiale leggero, il risultato fu uno dei più interessanti fucili della II GM: il Fallschirmjagergewehr 42 o '''FG 42'''. Appena più grande di un normale fucile a ripetizione, anzi decisamente più corto, con impugnatura inclinata a pistola (simile a quella della P.08 Luger), calcio di plastica nera, bipiede come dotazione standard, baionetta triangolare, sistema d'alimentazione a recupero indiretto del gas. Ebbe ordini per un gran numero di esemplari, che peraltro non vennero mai consegnati nel numero richiesto. Pesante grossomodo come i fucili d'assalto automatici, anzi anche meno dei StG, venne prodotto anche con calcio in legno e altre semplificazioni. Ma al dunque solo 7.000 esemplari circa vennero fabbricati per la LW. Il disegno di quello che potrebbe anche essere definito un fucile mitragliatore o una mitragliatrice leggera, interessò molte nazioni nel dopoguerra. Eccetto il caricatore da 20 colpi messo lateralmente, che tendeva a sbilanciare l'arma nel fuoco, molte cose di quest'arma vennero riprese, come il meccanismo di sottrazione gas capace di funzionamento semiautomatico con otturatore chiuso o automatico, con otturatore aperto.