Filosofia presocratica e socratica/Pluralisti: differenze tra le versioni
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La teoria dei semi non era ancora sufficiente a spiegare l'origine e la natura del movimento, cioè a spiegare perchè le omeomerie tendano ad aggregarsi in un modo piuttosto che in un altro, dando vita alle forme con cui si presentano a noi gli elementi naturali. La casualità del loro aggregarsi e successivo scomporsi è esclusa da Anassagora, che introduce in proposito il principio del '''''noùs''''' (intelletto), che imprimendo il movimento ai semi originariamente immobili e caoticamente mescolati, li spinge in determinate regioni dello spazio dove si aggregano e si ordinano secondo un piano prestabilito.
{{q|[Anassagora] per primo pose l'Intelligenza al di sopra della materia. L'inizio del suo scritto - che è composto in stile piacevole- è il seguente "Tutte le cose erano insieme; poi venne l'Intelligenza, le distinse e le pose in ordine".|
Quel movimento che Parmenide aveva negato alla radice, viene dunque spiegato da Anassagora a partire da un'intelligenza. Così riferisce Platone:
{{quote|Ma, un giorno, io udii un tale leggere un libro, che affermava essere di Anassagora, il quale diceva che è l'Intelligenza che ordina e che causa tutte le cose.|
Si tratta di un'Intelligenza "divina" <ref>Tale "Intelligenza" viene indicata da
{{q|Recentemente si è fatto notare che le affermazioni di Anassagora sul ''nus'' ricordano per la forma linguistica lo stile dell'inno e imitano volutamente questo modello. [...] in nessuno dei frammenti che possediamo è detto esplicitamente che egli abbia attribuito allo spirito qualità divine. Ciò nonostante questo deve essere stato il suo insegnamento, e lo conferma la forma dell'inno con la quale egli riveste gli attributi del ''nus''. Un'altra conferma è data anche dal contenuto di queste sue affermazioni. Gli attributi: illimitato, sovrano, non-misto e autonomo giustificano pienamente il tono elevato in cui il filosofo parla di questo principio supremo.|
Il ''nous'' di Anassagora non sembra tuttavia avere alcun carattere di intenzionalità, essendo un puro intelletto che "pensando" si autogoverna e così involontariamente governa anche il mondo.<ref>B. Mondin, '',Storia della metafisica'', pag. 94, vol I, ESD, Bologna, 1998.</ref> Stando ai frammenti che Anassagora ci ha lasciato <ref>
===Dottrina della conoscenza===
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