Propulsione aerea/Capitolo XI°: differenze tra le versioni
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L'energia cinetica residua del getto si dissipa e si trasforma in calore; questo e quello non utilizzato si disperdono nell'oceano gassoso atmosferico alla temperatura ambiente.<br />
Per avere alti '''η<sub>t</sub>''' necessitano sono necessari alti rapporti di compressione ed alte temperature; ne conseguono alti valori della velocità di efflusso e quindi bassi valori di '''η<sub>p</sub>''' per moderati valori della velocità '''V'''; il turbogetto normale non può essere quindi impiegato per bassa e medie velocità; ritorneremo su questo punto.<br />
[[File:Ciclo turbogetto-fig.60a-b.png|right|550px]]<br />
Analizziamo adesso le varie fasi all'interno del dispositivo e riferiamoci alla rappresentazione sul piano '''p,v''' e sul piano '''i,S''' (fig.60a e 60b).<br />
Nell'imbocco si ha auto-compressione, idealmente isoentropica; l'energia cinetica si trasforma in entalpia (segmento '''H''', la temperatura cresce da '''T<sub>0</sub>''' a '''T<sub>01</sub>''' e si ha con formule note<br />
::::::<math>\ \frac{T_{01}}{T_0}=1+\frac{k-1}{2}M^{2}\qquad \frac{p_{01}}{p_0}=(1+\frac{k-1}{2}M^{2})^{\frac{k}{k-1}}</math><br />
con '''M''' numero di mach di volo.
==Il turbogetto normale reale==
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