Filosofia presocratica e socratica/Pluralisti: differenze tra le versioni
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Il pensiero di Parmenide rappresenta un momento fondamentale nella filosofia presocratica, poiché per primo pone l'attenzione su tematiche ontologiche. Tuttavia, l'unità e l'immutabilità dell'essere da lui dimostrate razionalmente
==Empedocle==
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===Le quattro radici===
Cercando di spiegare i fenomeni naturali mantenendo però l'assunto parmenideo per cui l'essere è ingenerato e imperituro, Empedocle individua come elementi primordiali '''quattro radici''' (''rhizòmata''), cioè la
La realtà è
Ciascuna delle quattro radici è ingenerata, imperitura, piena, indivisibile e immutabile. Empedocle concepisce ogni ente come qualificato (per esempio, il fuoco ''è'' caldo), e l'altro da sé, cioè il non essere, è interpretato come un ''essere
Tutto questo ha dei risvolti nel campo della conoscenza. Basandosi sul principio secondo cui «il simile conosce il simile», il filosofo afferma che, siccome tutte le cose sono composte dalle quattro radici, la conoscenza avviene quando gli elementi che sono in noi vengono a contatto con gli stessi elementi all'esterno. La sensazione avviene per mezzo di effluvi che si distaccano dagli oggetti e penetrano in noi attraverso
===La purificazione===
Nel pensiero di Empedocle ricopre un ruolo importante l'aspetto religioso. Uno dei suoi poemi, le ''Purificazioni'', tratta del tema della divinità, intesa come una mente in grado di muoversi per l'intero universo a una velocità istantanea, non coglibile attraverso i sensi. L'anima dell'uomo è invece un
==Anassagora==
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===La dottrina dei semi===
Diversamente da Empedocle, che riduceva il tutto a quattro elementi, Anassagora è consapevole della complessità della natura. Distingue
Il principio della ''physis'' è quindi individuato da Anassagora in un
===L'intelletto ordinatore===
Anassagora introduce anche il principio del '''''noùs''''' (intelletto): talvolta appare come un principio separato dalla realtà dei semi e a essa superiore, talvolta è definito la più sottile e la più pura delle cose, e svolge la funzione di causa ordinatrice. L'intelletto anassagoreo si caratterizza per la sua grandezza, tale da contenere tutte le cose, e per la sua capacità di penetrare nelle cose e mescolarsi con loro, e può quindi conoscere e governare tutto. È principio vitale presente in ogni organismo, ma è anche principio cosmogonico, che all'inizio dei tempi ha dato origine al moto rotatorio dei semi che li ha portati a unirsi tra loro a formare sfere, dando così vita al cosmo.<ref>Reale,
===Dottrina della conoscenza===
Per il filosofo di Clazomene vale il principio secondo cui «il diverso conosce il diverso». Le sensazioni vengono percepite con una forza inversamente proporzionale alla presenza della qualità percepita dall'organo di senso. Ciò è tale per tutti gli animali. Gli uomini si differenziano da questi ultimi perché possiedono esperienza, memoria, sapere e arte (''téchne''). La sensazione non è infatti sufficiente a produrre il sapere, che richiede un'interpretazione dei dati e la verifica di ciò che si è ipotizzato.<ref>Cioffi ''et al.'',
==Democrito e l'atomismo antico==
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===Gli atomi e le loro proprietà===
Gli atomi sono eterni, ingenerati, imperituri, immutabili e «pieni d'essere», cioè non contengono al loro interno spazi vuoti. Si differenziano tra loro solo per
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Non hanno invece qualità come colore o odore. Le loro caratteristiche primarie sono pertanto geometriche, e da queste derivano le altre.
Le cose sensibili si creano dall'aggregazione e dalla scomposizione degli atomi, dovute all'urto delle particelle tra loro durante il movimento. In questi casi
Le caratteristiche delle cose, a loro volta, dipendono dalla forma, dalla grandezza e dall'ordine degli atomi che le compongono. A queste, esistenti per natura, si affiancano altre proprietà
===La conoscenza===
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Come la realtà, anche la società è composta da singoli elementi che si uniscono per azione di una forza esterna, ma senza dare vita a una vera unità. Dalla situazione di alegalità iniziale, gli uomini furono spinti a vivere insieme dal timore delle fiere, riconoscendo l'utilità del mutuo soccorso in caso di pericolo. La legge è quindi garanzia del maggior piacere e minor dolore per l'individuo.<ref>Cioffi ''et al.'', pag. 159</ref>
Anche in etica Democrito è mosso da assunti individualistici, secondo i quali l'individuo ricerca sempre una precaria felicità. Il concetto portante è quello dell'''euthymìa'', tranquillità dell'anima, intesa come esercizio di controllo e razionalizzazione dei desideri. Eliminare il ''thymòs'' significa eliminare la vita stessa, perciò è necessario renderlo buono per guadagnare la serenità di vita. Non compare, invece, alcun dio che controlli la realtà, quindi i progressi dell'uomo nel campo del sapere e della tecnica sono frutto del suo lavoro.
==Note==
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