Osservare il cielo/Storia: differenze tra le versioni

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==Primordi==
[[Immagine:Planisphæri cœleste.jpg|270px|thumb|left|Rappresentazione dei due emisferi celesti risalente al Settecento.]]
Nella società occidentale le prime costellazioni di cui abbiamo notizia sono quelle riconosciute nell'antica Grecia: alcuni riferimenti ci arrivano addirittura da '''Omero''', il quale citava le Pleiadi, che le considerava una costellazione a sé stante, come pure; altri riferimenti riguardanti l'Orsa Maggiore e lo Scorpione ci giungono da quell'epoca. Tuttavia vi sono testimonianze sul fatto che molto addietro, fin dall'epoca dei Babilonesi, fosse in uso l'abitudine di suddividere il cielo in costellazioni, specialmente in quell'area di cielo ricadente nella fascia dello zodiaco. Questa pratica fu poi ripresa dagli Egizi, che elaborarono le prime carte stellari complete dell'antichità.
 
In Egitto visse anche il più grande astronomo dell'epoca antica, '''Claudio Tolomeo'''; egli compilò, sulla base di osservazioni proprie e ad opera di autori precedenti, un vasto catalogo stellare, il ''Megàle Sýntaxis'', oggi noto universalmente come '''Almagesto'''. In quest'opera, considerata la più completa dell'epoca e per i successivi mille anni, Tolomeo riporta anche 48 costellazioni note nella sua epoca, oggi giunte a noi con gli stessi nomi e riconosciute a livello internazionale.