Divina Commedia/Inferno/Canto I: differenze tra le versioni

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*'''antichi''': perché ve ne sono fin dall'inizio dell'umanità.
 
*'''la seconda morte''': la prima morte è quella del corpo (che avviene quando l'anima se ne distacca);la seconda è quella dell'anima, cioè la dannazione (che avviene al momento del giudizio). Questa spiegazione si appoggia a un testo biblico ben noto: «la loro parte sarà nello stagno di fuoco, che è la seconda morte» (''Apoc''. 20, 14) e ad un altro testo di Dante, dove "morte seconda" ha aapuntoappunto il senso di dannazione (''Ep''. VI 5); preciso anche il riscontro col ''Cantico delle creature'' 31: «ka la morte secunda no 'l farrà male», dove si parla del giudizio che l'anima buona affronta dopo la "morte corporale". Questa spiegazione sembra dunque preferibile all'altra: l'annullamento totale, l'annichilimento (in questo caso grida varrebbe "invoca"), spiegazione prevalente per gli antichi, che si richiama a XIII 118 (''Or accorri, accorri, morte!''), a III 46 (''Questi non hanno speranza di morte'') e a testi autorevoli cristiani. Per un motivo contestuale la si preferisce a una terza interpretazione che intende la dannazione ultima, quella che avverrà al giudizio universale (quando il corpo morirà una seconda volta), interpretazione appoggiata soprattutto a testi agostiniani (Mazzoni); sembra infatti difficile che questo verso si riferisca a qualcosa di futuro, e non allo stato presente di sofferenza che Dante appunto è chiamato a vedere, in parallelismo con lo stato di speranza delle anime del purgatorio: gli uni sono contenti nel foco, e gli altri sono dolenti per la seconda morte che ora soffrono e lamentano con le loro grida.
*'''grida''': lamenta, piange ad alte grida, oppure: proclama, attesa con le sue grida. "Gridare" transitivo significa genericamente "dire ad alta voce", ed è determinato dal suo complemento oggetto (Scartazzini).