Utente:Pasquale.Carelli/Sandbox2: differenze tra le versioni

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== Lavoro, Potenza ed Energia ==
{{Esercizi di fisica con soluzioni}}
Il contributo di una forza applicata ad un corpo che si muove su di una traiettoria curvilinea è dato dall'integrale di linea di questa forza e quindi se il punto si sposta dal punto A al punto B possiamo scrivere <math>W=\int_A^B \vec F \cdot d\vec s</math> e chiamiamo questa nuova quantità '''lavoro della forza'''.
 
In effetti la quantità <math>\vec F \cdot d \vec s= F \cos \theta ds= F_T ds</math> è la componente tangenziale del lavoro sulla traiettoria di tutte le forze agenti sul punto. I casi in cui il lavoro è nullo sono quelli dove non agisce nesuna forza oppure la risultante delle forze è perpendicolare alla traiettoria così che <math>\cos \theta = 0 \,\!</math>.
== Esercizi ==
=== Un disco sottile conduttore ===
Un disco sottile conduttore di raggio <math>R\ </math> ha una carica totale <math>Q\ </math>.
La densità di carica superficiale varia con la distanza <math>r\ </math> dal centro secondo la legge:
 
Il tasso di variazione del lavoro esprime la rapidità di erogazione dello stesso ed introduce la grandezza chiamata '''potenza''' data quindi da <math>\frac{dW}{dt}=F_T v</math>.
<math>\sigma =\frac Q{2\pi R\sqrt{R^2-r^2}}\ </math>
 
=== Energia Cinetica ===
Dimostrare che la carica totale sia davvero <math>Q\ </math> e determinare il valore del campo elettrico lungo l'asse del disco.
 
Dalla espressione del lavoro possiamo ricavare un'importante grandezza chiamata '''energia cinetica''' che ricaviamo direttamente da <math>dW=F_T ds=m a_T ds=m\frac{dv}{dt}ds=m\frac{ds}{dt}dv =m v dv</math> ed integrando otteniamo <math>W=\frac{1}{2}mv^2_B-\frac{1}{2}mv^2_A=\Delta E_k</math> dove <math>E_{k_i} = \frac{1}{2} m v^2_i</math>
<span class="noprint">[[#Un_disco_sottile_conduttore_2|&rarr; Vai alla soluzione]]</span>
 
Si noti che l'energia cinetica è stata ricavata utilizzando la seconda legge di Newton e quindi ha validità generale ed inoltre è una caratteristica intrinseca del corpo; ovviamente è legata ad uno spostamento del corpo stesso come lo è il lavoro.
=== Due condensatori incrociati ===
Due condensatori <math>C_1\ </math> e <math>C_2\ </math> sono separatamente portati alle tensioni <math>V_1\ </math> e <math>V_2\ </math>.
A un certo istante il morsetto positivo di ognuno viene connesso a quello negativo
dell'altro tramite dei fili resistivi (il cui valore non interessa ai fini del problema).
Determinare la tensione di <math>C_1\ </math> e <math>C_2\ </math> dopo il collegamento.
 
Un'altra espressione lega l'energia cinetica alla quantità di moto ed è la seguente <math>E_k=\frac{p^2}{2m}</math>.
(dati del problema <math>C_1=1\ \mu F</math> , <math>C_2=10\ \mu F</math>, <math>V_1=20\ V</math>, <math>V_2=30\ V</math>)
 
=== Energia potenziale ===
Ogni forza che agisce su un corpo che si muove genera lavoro, ma a volte il percorso seguito influisce su di esso ovvero può essere, come nel caso della forza peso o della forza elastica, che il lavoro dipenda solo dalla posizione iniziale e finale del moto mentre in altri casi, come in presenza di attriti, il percorso seguito introduce forze che contribuiscono in modo attivo e delle quali dobbiamo tenere conto.
 
Le forze che NON dipendono dal percorso seguito si dicono '''forze conservative'''. Il lavoro delle forze conservative lungo un percorso chiuso risulta quindi nullo ovvero <math>\oint \vec F \cdot d \vec s = 0</math>.
<span class="noprint">[[#Due_condensatori_incrociati_2|&rarr; Vai alla soluzione]]</span>
 
La funzione che definisce il lavoro per forze conservative è data da <math>W=-\Delta E_p\,\!</math> dove <math>E_p \,\!</math> è detta '''energia potenziale'''.
=== Un condensatore a facce piane ===
Un condensatore a facce piane e parallele ha una capacità a vuoto <math>C_o\ </math>, è collegato ad una batteria di <math>f\ </math>. Se tra le armature del condensatore viene inserito un materiale isolante si trova che la carica varia di <math>\Delta Q\ </math>. Determinare la costante
dielettrica dell'isolante ed il lavoro compiuto dalla batteria per mantenere costante la differenza di potenziale ai capi del condensatore.
 
Va ricordato che il fatto che il lavoro lungo un percorso chiuso sia nullo è condizione per l'esistenza di una funzione delle coordinate alla quale posso applicare un operatore chiamato '''gradiente''' ed indicato con <math>\nabla=\frac{\partial}{\partial x},\frac{\partial}{\partial y},\frac{\partial}{\partial z}</math>.
(dati del problema <math>\Delta Q=40\ nC</math>, <math>f=12\ V</math>, <math>C_o=50\ nF</math>)
Questo operatore dato uno scalare ritorna un vettore e quindi, in questo caso particolare, il gradiente della funzione energia potenziale ritorna le componenti cartesiane della forza in questione.
 
In questo caso <math>F_x=-\frac{\partial E_p}{\partial x},F_y=-\frac{\partial E_p}{\partial y},F_z=-\frac{\partial E_p}{\partial z}</math> o in modo più compatto
<span class="noprint">[[#Un_condensatore_a_facce_piane_2|&rarr; Vai alla soluzione]]</span>
 
:<math>\vec F =- \vec{grad} E_p=-\nabla E_p</math>
=== Un condensatore con una lastra ===
[[Immagine:Condensatore_con_lastra.png|250px|right]]
 
=== Energia Meccanica ===
Un condensatore a facce piane e parallele ha una capacità <math>C_o\ </math> (figura a).
Le due formule che legano il lavoro, l'energia potenziale e quella cinetica possono essere unificate, ovviamente in presenza di sole forze conservative, per esprimere il concetto di conservazione dell''''energia meccanica''' che definiamo come la somma dell'energia potenziale e quella cinetica di un sistema ed è data da <math>E_m=E_k+E_p=costante \,\!</math>.
Tra le sue armature viene inserita come in figura b) una lastra metallica di spessore trascurabile. Se la lastra viene mantenuta isolata mentre tra le armature estreme viene messa una carica <math>Q\ </math> e <math>-Q\ </math> determinare la differenza di potenziale della lastra centrale con le due armature.
Determinare inoltre la capacità totale se la lastra inserita viene messa in contatto con l'armatura di destra.
 
Nel caso invece vi sia un contributo anche di forze non conservative allora notiamo che il lavoro è dato da <math>W=W_c+W_{nc}=E_k,B-E_k,A \,\!</math>. Ricaviamo allora <math>W_{nc}=E_m,B-E_m,A \,\!</math> ovvero in presenza di forze non consevative l'energia meccanica non resta costante e la differenza di essa coincide con il lavoro proprio delle forze non conservative.
(dati del problema <math>Q=3\ nC</math>, <math>d_1=4d_2\ </math>,<math> C_o=100\ pF</math>)
 
== Momenti ==
 
Introduciamo ora il concetto di momento di un vettore.
<span class="noprint">[[#Un condensatore con una lastra_2|&rarr; Vai alla soluzione]]</span>
 
{{definizione|Definiamo come '''momento del vettore''' <math>\vec v</math> applicato in un punto '''P ''' ad una certa distanza da un punto '''O''' il vettore <math>\vec M_O=\vec{OP} \times \vec v</math>.}}
=== Spessore strato carico in un conduttore ===
Una lastra di rame, in cui il numero di elettroni liberi nell'unità di volume nale <math>n\ </math>, genera un campo elettrico sulla sua superficie di intensità pari a <math>E_o\ </math>. Determinare lo spessore dello strato di elettroni necessario a generare
un tale campo.
 
Il modulo è dato da <math>M_O=OP v \sin \theta = v d \,\!</math> dove <math>\theta \,\!</math> è l'angolo formato dalla direzione del vettore <math>\vec v</math> con la direzione di <math>\vec {OP}</math> e quindi '''d''' non è altro che la distanza del punto '''O''' dalla direttrice di <math>\vec v</math> e verrà chiamato '''braccio'''.
(dati del problema <math>n=8.5\cdot 10^{28}\ m^{-3}</math>, <math>E_o=10^7\ V/m</math>)
 
Facciamo notare come il modulo, essendo dipendente da '''d''' e non da '''OP''', non dipende dal punto in cui viene applicato il vettore <math>\vec v</math> lungo la sua direttrice.
 
A questo punto ritorniamo ai nostri concetti ormai familiari di forza e velocità e definiamo due concetti come il '''momento angolare''' ed il '''momento di una forza'''
<span class="noprint">[[#Spessore strato carico in un conduttore_2|&rarr; Vai alla soluzione]]</span>
 
=== SoluzioniMomento angolare ===
Presa la traiettoria di un corpo ed un punto fisso detto '''polo''' notiamo che rispetto a questo polo la velocità e la quantità di moto di un corpo sono vettori nello spazio ad una distanza <math>\vec r</math> dal polo.
 
Possiamo definire allora un momento del vettore quantità di moto rispetto ad '''O''' in questo modo <math>\vec L=\vec r \times \vec p= \vec r \times m \vec v</math>
=== Un disco sottile conduttore ===
<span class="noprint">[[#Un_disco_sottile_conduttore|&rarr; Vai alla traccia]]</span>
 
=== Momento della forza ===
Un generico elemento della superficie del disco in cui la densità di carica ha lo stesso valore è una corona circolare di raggio <math>r\ </math> e larghezza <math>dr\ </math> la cui superficie vale <math>dS=2\pi r dr\ </math> e quindi la carica in tale superficie vale:
 
Il momento di una forza ha l'espressione <math>\vec M = \vec r \times \vec F</math> e possiamo notare che se vi sono più forze applicate in un punto vale <math>\vec M = \vec r \times \vec R</math>
<math>dQ=2\pi r dr\sigma=\frac {Qrdr}{R\sqrt{R^2-r^2}}\ </math>
 
Se consideriamo la variazione del momento angolare nel tempo allora possiamo scrivere <math>\frac{d \vec L}{dt} = \frac {d \vec r}{dt} \times m \vec v + \vec r \times m \frac{d \vec v}{dt}</math>.
La carica totale sul disco si ottiene integrando tale espressione tra <math>0\ </math> ed <math>r\ </math>:
 
Nel caso che il polo '''O''' sia fermo la prima quantità è nulla in quanto il corpo avrebbe velocità <math>\vec v = \frac {d \vec r}{dt}</math> ed il prodotto vettoriale si annullerebbe.
<math>\frac QR\int_0^R \frac {rdr}{\sqrt{R^2-r^2}}=\frac QR\left[
Il secondo termine coincide con la forza applicata moltiplicata vettorialmente per la distanza dal punto '''O'''. Ricaviamo così che <math>\frac{d \vec L}{dt}= \vec M</math>.
-\sqrt{R^2-r^2}\right]_0^R=Q\ </math>
 
Inoltre è importante notare il caso in cui la forza sia applicata lungo la stessa direttice di <math>\vec r</math> allora <math>\vec M=0</math> e di conseguenza <math>\frac{d \vec L}{dt}=0</math> e quindi <math>\vec L = costante</math>.
che è quanto si voleva dimostrare.
 
Poniamo attenzione al valore di <math>\vec L</math>: sappiamo che vale <math>\vec L=\vec r \times m \vec v</math> ma <math>\vec v=\vec v_\theta+\vec v_r</math>. In questo caso <math>\vec L=\vec r \times m(\vec v_\theta + \vec v_r)</math> e la parte <math>\vec v_r</math> si annulla in un prodotto vettoriale con <math>\vec r</math> in quanto paralleli lasciando quindi <math>\vec L = \vec r \times m \vec v_\theta</math>.
Tale elemento elementare di superficie può considerarsi a tutti gli effetti un anello di carica
<math>dQ\ </math> e raggio <math>0\ge r \le R\ </math> che genera in un punto generico <math>x\ </math> del suo asse un campo (diretto lungo l'asse) di intensità:
<math>dE_x=\frac {dQ x}{4\pi \varepsilon_o(x^2+r^2)^{3/2}}</math>
 
MaIl essendomodulo vale <math>dQL=2\pim r drv_\theta= m r^2 \sigma\frac {d \theta}{dt}</math>. La costanza di
<math>\vec L</math> in un campo di forza centrale implica così la costanza del prodotto <math>r^2 \frac{d\theta}{dt}</math> e sarà la chiave per la condizione della costanza della velocità areale nella gravitazione newtoniana.
 
<math>dE_x=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {Qrdr}{R\sqrt{R^2-r^2}(x^2+r^2)^{3/2}}</math>
 
Quindi il campo totale vale:
 
<math>E_x=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {Qx}R\int_0^R\frac {rdr}{\sqrt{R^2-r^2}(x^2+r^2)^{3/2}}=\ </math>
<math>=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {Qx}R\left[-\frac
{\sqrt{R^2-r^2}}{\sqrt{r^2+x^2}(R^2+x^2)}\right]_0^R\ =\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {QxR}{Rx(R^2+x^2)}=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac Q{R^2+x^2}\ </math>
 
=== Due condensatori incrociati ===
<span class="noprint">[[#Due_condensatori_incrociati|&rarr; Vai alla traccia]]</span>
 
Prima del collegamento:
 
<math>Q_{10}=C_1V_1=2\cdot 10^{-5}C</math>
 
 
<math>Q_{20}=C_2V_2=3\cdot 10^{-4}C</math>
 
Poiché il collegamento avviene tra armature con carica opposta, la carica totale su ogni ramo si conserva, ma con il suo segno, quindi dove prevale la carica positiva rimane una carica positiva, mentre dove vi è dominante quella negativa rimane quella negativa. In definitiva la carica finale su ogni lato è in modulo:
 
<math>Q_f=Q_{20}-Q_{10}=2.8\cdot 10^{-4}C\ </math>
 
Se chiamiamo (<math>Q_{1f}\ </math> e <math>Q_{2f}\ </math>) le cariche finali sui due condensatori, sulle armature collegate all'armatura dominante positiva del condensatore 2, per la conservazione della carica:
 
<math>Q_{1f}+Q_{2f}=Q_f\ </math>
 
Passato un tempo sufficientemente lungo la somma delle differenze di potenziale tra i due condensatori (che era inizialmente di <math>V_1+V_2\ </math> )
diviene:
 
<math>\frac{Q_{1f}}{C_1}-\frac{Q_{2f}}{C_2}=0</math>
 
notare che si è usato il segno meno per tenere conto delle polarità delle cariche sui condensatori.
 
Da tale sistema di equazioni:
 
<math>Q_{1f}=Q_f\frac{C_1}{C_1+C_2}=2.5\cdot 10^{-5}C</math>
 
<math>Q_{2f}=Q_f\frac{C_2}{C_1+C_2}=2.5\cdot 10^{-4}C</math>
 
 
 
La differenza di potenziale che è eguale tra le armature:
 
<math>V_f=\frac{Q_{1f}}{C_1}=\frac{Q_f}{C_1+C_2}=25.5\ V</math>
 
 
=== Un condensatore a facce piane ===
<span class="noprint">[[#Un_condensatore_a_facce_piane|&rarr; Vai alla traccia]]</span>
 
La capacità diviene:
 
<math>C_1=\epsilon_r C_o\ </math>
 
Quindi essendo:
 
<math>Q_o=C_of\ </math>
 
<math>Q_1=C_1f=\epsilon_r C_o f\ </math>
 
<math>\Delta Q= C_o f(\epsilon_r-1)\ </math>
 
<math>\epsilon_r=1+\frac {\Delta Q}{C_of}=1.07\ </math>
 
La variazione di energia immagazzinata nel condensatore è:
 
<math>\Delta E=\frac 12 C_1 f^2-\frac 12 C_o f^2=\frac 12C_of^2(\epsilon_r-1)=0.25\ \mu J</math>
 
 
=== Un condensatore con una lastra ===
<span class="noprint">[[#Un condensatore con una lastra|&rarr; Vai alla traccia]]</span>
 
a)
La tensione totale tra le armature estreme vale (e non cambia con l'inserimento della lastra)
 
<math>V_o=\frac Q{C_o}=30\ V</math>
 
Immaginando che la carica sia <math>+Q\ </math> sull'armatura di sinistra.
Tale differenza di potenziale è dovuto all'integrale del campo elettrico uniforme all'interno del condesatore quindi la lastra interna ha con l'armatura di sinistra una d.d.p. pari a:
 
<math>V_1=-V_o\frac {d_1}{d_1+d_2}=- 24\ V</math>
 
mentre con quella di destra:
 
<math>V_2=V_o\frac {d_2}{d_1+d_2}=6\ V</math>
 
b)
Se viene messo in contatto la lastra con l'armatura di destra la d.d.p., si annulla la d.d.p. come il campo tra di loro, quindi la capacità aumenta e diviene:
 
<math>C=C_o\frac {d_1+d_2}{d_1}=125\ pF</math>
 
 
=== Spessore strato carico in un conduttore ===
<span class="noprint">[[#Spessore strato carico in un conduttore|&rarr; Vai alla traccia]]</span>
 
La densità di carica della nuvola di elettroni liberi (che è compensata esattamente dalle cariche ioniche positive fisse) vale:
 
<math>\rho =en=1.35\cdot 10^{10}\ C/m^3</math>
 
La legge di Coulomb si può scrivere in realtà in due forme equivalenti:
 
<math>E_o=\frac {\sigma }{\varepsilon_o}=\frac {\rho t }{\varepsilon_o}\ </math>
 
Indicando con <math>t\ </math> l'allontanamento dalla posizione di equilibrio delle cariche libere necessario
a generare il campo <math>E_o\ </math>. Quindi:
 
<math>\sigma =\rho t\ </math>
 
<math>t=\frac {E_o \varepsilon_o}{en}=6.4\cdot 10^{-15}\ m</math>
 
Per quanto l'intensità del campo sia così elevata lo spostamento della nuvola elettronica è talmente piccolo, che a tutti gli effetti giustamente si considera una densità di carica superficiale.
 
[[Categoria:Esercizi di fisica con soluzioni|Elettrostatica nei conduttori]]
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