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[[File:JosephWright-Alchemist.jpg|right|200px]]
Più avanti nella storia, l'uomo inizia ad attribuire alle trasformazioni della materia fattori magici e divini, così attorno al V secolo a.C. nasce la progenitrice della chimica, l' [[w:alchimia|alchimia]], che sarà praticata per secoli fino all'invenzione del [[w:Metodo scientifico|metodo scientifico]], che avvierà la sua graduale scomparsa.<br />
Essa era una scienza mista alla religione ed alla filosofia, in cui gli esperimenti erano un misto fra veri e propri studi scientifici e riti magici. Troviamo infatti un grande uso del simbolismo ed un costante
Gli alchimisti puntavano a trasformare la materia in sostanze miracolose come l'alkahest (il solvente che tutto può sciogliere), la pietra filosofale in grado di trasformare il piombo in oro e l'elisir di lunga vita che fornisce l'immortalità.<br />
Si credeva che il soggetto che fosse intenzionato a trasformare la materia, potesse intervenire nella trasformazione con il suo stato di coscienza ed è per questo che l'alchimia non è considerata una scienza.<br />
[[File:David - Portrait of Monsieur Lavoisier and His Wife.jpg|left|200px]]
Con l'[[w:Illuminismo|illuminismo]] la chimica inizia a svilupparsi come scienza distaccata dalla filosofia e dalla religione, e la struttura e proprietà della materia diventano sempre meglio conosciute. Dagli inizi del '700 fino alla fine dell' '800 vengono inventate o scoperte una grande quantità di sostanze chimiche, tecniche ed attrezzature da laboratorio, che andranno a costituire i primi fondamenti della chimica che oggi conosciamo. <br />
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