Utente:Riccardo Rovinetti/Sandbox 12: differenze tra le versioni

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Tutti questi fenomeni, dall'emissione di calore, al cambiamento di colore dello stoppino, alla fusione ed evaporazione della cera ed alla produzione di gas sono spiegati dalla chimica, perché in tutti questi casi sono avvenute determinate trasformazioni della materia, dette '''reazioni chimiche'''.
 
Le trasformazioni di questo tipo avvengono fin dai tempi più remoti. <br />
Quando il nostro sistema solare ha iniziato a formarsi e a raffreddarsi, i gas che pian piano andavano ad accrescere i pianeti si combinavano fra loro, generando sostanze sempre diverse che sono poi andate a formare l'atmosfera di alcuni pianeti, gli oceani e le nuvole della Terra, la crosta terrestre ed il mantello sottostante ecc.<br />
E' durante il paleolitico che l'uomo inizia a sfruttare le trasformazioni della materia e a studiare i loro meccanismi. I primi di questi furono la fusione dei metalli e la sintesi di alcune leghe. Nei seguenti millenni si susseguirono scoperte in ambito chimico sempre più sofisticate, tra cui gli estratti delle piante, l'arrostimento dei minerali solfurei, la produzione di acciaio e di vetro, la polvere da sparo, i veleni ecc...<br />
 
Più avanti nella storia, l'uomo inizia ad attribuire alle trasformazioni della materia fattori magici e divini, così attorno al V secolo a.C. nasce la progenitrice della chimica, l' [[w:alchimia|alchimia]], che sarà praticata per secoli fino all'invenzione del [[w:Metodo scientifico|metodo scientifico]], che avvierà la sua graduale scomparsa.<br />
Essa era una scienza mista alla religione ed alla filosofia, in cui gli esperimenti erano un misto fra veri e propri studi scientifici e riti magici. Troviamo infatti un grande uso del simbolismo ed un costante uso della teologia nei libri scritti dai vari alchimisti (stra cui ricordiamo [[w:Isaac Newton|Newton]], per dare un'idea di quanto recente sia la scomparsa di tale pratica).<br />
Gli alchimisti puntavano a trasformare la materia in sostanze miracolose come l'alkahest (il solvente che tutto può sciogliere), la pietra filosofale in grado di trasformare il piombo in oro e l'elisir di lunga vita che fornisce l'immortalità.<br />
Pur essendo una pseudoscienza, gli alchimisti che la praticavano hanno portato avanti lo studio delle sostanze e dei materiali, dai gas ai minerali, e molti dei metodi, degli strumenti, degli elementi e delle sostanze chimiche più importanti sono state studiate appunto dagli alchimisti molto prima dei primi veri esperimenti scientifici.<br />
Con l'[[w:Illuminismo|illuminismo]] la chimica inizia a svilupparsi come scienza distaccata dalla filosofia e dalla religione, e la struttura e proprietà della materia diventano sempre meglio conosciute. Dagli inizi del '700 fino alla fine dell' '800 vengono inventate o scoperte una grande quantità di sostanze chimiche, tecniche ed attrezzature da laboratorio, che andranno a costituire i primi fondamenti della chimica che oggi conosciamo. <br />
In fine, a partire dal '900 la chimica viene avvicinata dalla [[w:Fisica|fisica]], o più precisamente da una sua nuova branca detta [[w:Meccanica quantistica|meccanica quantistica]], e fu la scienza che ne svelò gli ultimi segreti, fornendo verso gli anni trenta un modello preciso e realistico della meccanica e dell'intima struttura della materia.<br />
 
L'obiettivo del chimico comunque è rimasto lo stesso per gli alchimisti ed i chimici di un tempo: produrre sostanze utili alla propria salute, al proprio benessere ed al proprio guadagno.<br />