Propulsione aerea/Capitolo VIII°: differenze tra le versioni

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La curva (b) corrisponde, grosso modo, ai risultati medi di impianti attuali per lungo funzionamento
 
::::::<math>\ T_2\cong 700^\circ C,\quad \eta_{tu}\cong 0.85,\quad \eta_c\cong 0.82</math>
 
Si vede dal confronto della (a), (b), (c) come modesti incrementi del rendimento della turbina e del compressore associati a moderati aumenti della temperatura massima abbiano un potente effetto per innalzare il rendimento termodinamico effettivo.
 
:::::::::::::::figura 37-------------
 
La via per il miglioramento è quella ovvia di perfezionare sempre più il compressore e la turbina e quella dell'impiego di materiali ed artefici di disegno che consentano le più alte temperature di esercizio per la turbina.<br />
Si vede bene dalla figura come il rapporto di compressione del massimo rendimento termodinamico cresca aumentando '''η<sub>c</sub>''', '''η<sub>tu</sub>''' e '''Θ'''. L'effetto dovuto alle perdite nelle camere di combustione è sul '''2%''' circa per buoni disegni di esse.<br />
Il rendimento globale si ottiene dal precedente moltiplicando ancora per '''0.98''' circa, per tenere conto del rendimento dovuto alle camere di combustione, e moltiplicando per il rendimento meccanico '''η<sub>m</sub>''' per tener conto delle perdite di attrito dei supporti, per i servizi ausiliari per aria di raffreddamento, ecc.<br />
Poiché non vi sono organi che strisciano, '''η<sub>m</sub>''' è molto alto e per grossi impianti certamente superiore a '''0.95'''.<br />
Le turbine a gas sono macchine molto veloci; di regola necessitano rapporti di riduzione notevoli per il comando del generatore elettrico o della macchina operatrice; il rendimento di un buon riduttore funzionante in bagno di olio è circa '''0.96'''.<br />
Il rendimento globale è quindi il '''10%''' circa in meno di quello relativo al rendimento termodinamico effettivo.