Caccia tattici in azione/Lo Zero: differenze tra le versioni

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Il '''Ki-84''' era anche molto prone a problemi meccanici che di fatto ridussero notevolmente l'apporto dato da questo eccellente caccia, entrato in servizio negli ultimi 18 mesi di guerra e prodotto in oltre 3.000 esemplari, ma con materiali sempre più scadenti. Differentemente dal Ki-44, esso era molto più agile con ali più grandi, maggiore autonomia e armamento, ma era anche più pesante, sopratutto i sistemi idraulici e meccanici lasciavano a desiderare in affidabilità. Ne vennero prodotti 1.670 entro il 1944, ma nel 1945, nonostante le consegne di almeno altrettanti velivoli, il livello qualitativo continuava a scemare e l'aereo divenne piuttosto inefficace oltre i 9.000 m. La situazione era peggiorata dai continui raid dei B-29, che per esempio, nel febbraio 1945 distrussero 74 Hayate al suolo. Anche gli impianti di produzione calarono l'attività sui motori per le stesse ragioni.
 
[[File:Ki-84-1.jpg|350px|left|thumb|Il potente Ki-84, probabilmente il migliore dei caccia giapponesi, e senz'altro il più prodotto dell'ultima generazione]]
Come macchina, l'Hayate (Frank per gli Alleati) era dotato di una grossa quantità di carburante, circa 730 l, serbatoi autostagnanti, 13 mm di acciaio per il pilota, 65 mm per il parabrezza, un comportamento in volo facile per un pilota di media capacità, ma difficoltà di manovra a terra per via dei freni, eccellente maneggevolezza ma controlli inferiori rispetto a quelli del Ki-43, elevatori pesanti, alettoni leggeri fino a 480 kmh. L'aereo poteva superare gli 800 kmh in picchiata, ma sopratutto era capace di manovrare bene contro i caccia Alleati e di salire con tempi interessanti. Volando a quote medio-basse, era pressoché immune dall'intercettazione dei velivoli americani (la frase tipica in quei casi era 'forget it's a Frank'). Le versioni migliorate vennero pensate per raggiungere prestazioni in quota superiori, per aumentare l'armamento con cannoni da 30 mm (come venne fatto persino per alcuni Ki-61, un po' troppo sovraccaricati), un tipo in legno, e addirittura uno in acciaio. Il primo era 272 kg più pesante del tipo metallico, il secondo, in lega 'pesante', non volò mai perché era davvero troppo in sovrappeso per l'uso pratico. Il Frank continuò a combattere in maniera valida fino alla fine della guerra, malgrado tutto era il più diffuso e il migliore dei caccia giapponesi.