I promessi sposi/Analisi del capitolo 15: differenze tra le versioni

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Il quindicesimo capitolo si apre con il culmine della sbornia di Renzo. L'oste, non senza tentare un'ultima volta di chiedere al giovane le sue generalità per poterlo denunciare, lo accompagna a letto facendosi prima pagare. Nel dialogo tra i due dall'osteria alla stanza da letto compaiono più volte i termini ''furbo'' e ''galantuomo'' che rimandano alla difficoltà per ciascuno di codificare le intenzioni dell'altro (l'oste ha solo visto Renzo arrivare in osteria con loil sbirrobirro, non sa se sia realmente colpevole ma deve denunciarlo; allo stesso modo Renzo prova diffidenza per l'oste).
 
Mentre si dirige verso il palazzo di giustizia Manzoni riporta i suoi pensieri dai quali emerge il modo di vivere dell'oste, simile a quello di don Abbondio: cercare di evitare i problemi e gli impicci e, nelle situazioni difficili, agire senza prendere posizione; maledice Renzo per essere capitato nella sua osteria e confessa tra sé che, se non fosse venuto in compagnia del birro, nemmeno lo avrebbe denunciato: